Enpab (Biologi): redditi pressoché invariati nonostante il Covid. Hanno inciso le azioni della Cassa

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Con un patrimonio netto di 136.517.832 di euro il Bilancio Enpab chiude con un utile di esercizio pari a 25.084.463 di euro. L’accantonamento al Fondo Riserva è stato di euro 17.786.811, l’accantonamento al Fondo per le spese di Amministrazione e gli interventi di solidarietà dell’utile della gestione amministrativa è stato di euro 6.379.504 mentre l’accantonamento al Fondo Riserva utili su cambi dell’importo è stato di euro 918.148

 

L’andamento dei redditi professionali

I redditi professionali del 2020, anno condizionato dalla pandemia che ha sconvolto ogni strato sociale e professionale, hanno confermato un inaspettato quasi allineamento a quelli del 2019. Il Bilancio di previsione per il 2020 – che aveva ipotizzato un calo dei redditi professionali del 30% – è stato “fortunatamente” e positivamente smentito evidenziando un calo in media totale al 5% (-6% le donne, -2% gli uomini).

I risultati mostrano come alcuni ambiti sono cresciuti anche del 15% (ad esempio la patologia clinica e i beni culturali) mentre altri sono calati del 18% (ambiti ad esempio come la cosmetologia).

Rapportando l’andamento dei redditi per ambito professionale, quello della nutrizione registra un calo del 9% su una platea che rappresenta il 63% di iscritti, con redditi medi in assoluto più bassi rispetto a tutti gli altri ambiti. I  redditi nell’ambito della biologia marina registrano invece una crescita lineare sia di iscritti che di redditi professionali. La farmacologia o sperimentazione clinica interessa sempre più Biologi i cui redditi professionali, oltre ad aver retto all’effetto pandemico, sono sicuramente soddisfacenti rispetto alla media dei redditi per ambito professionale.

 

L’andamento delle iscrizioni

La lettura corretta dei dati restituisce la fotografia di una Enpab in “perfetta salute”. Nell’anno 2021 l’incremento netto del numero degli iscritti è stato del 5,98% (al netto dei professionisti che hanno cessato l’attività e conseguentemente si sono cancellati dall’Ente) confermando di fatto una costante nell’aumento dei liberi professionisti Biologi ed una diminuzione – altrettanto costante – delle cancellazione. A fronte di un decrescita del 14% nell’anno 2020 la stessa ha superato il 20% nel 2021.

Si conferma un altro dato rappresentato dalla componente giovanile, prevalentemente femminile: le iscritte biologhe rappresentano il 74 % della categoria. Tra le iscritte donne la classe di età maggiormente rappresentata è quella dai 30 ai 34 anni ed il 70% degli iscritti ha meno di 50 anni.

 

Le politiche formative

L’orientamento e le scelte politiche di sostegno al professionista hanno mirato essenzialmente a rendere consapevole l’iscritto delle opportunità professionali, della centralità del suo essere professionista nel sistema sanitario, a guidarlo nell’utilizzo dei nuovi strumenti, fondamentali per affermare la professionalità sul territorio. Ovviamente per raggiungere l’obiettivo è necessaria una formazione qualificata non solo teorica ma anche pratica.

Molte le attività di welfare attivo portate avanti nel 2021 come pure quelle dedicate all’assistenza: anche per il 2021 è stata assicurata l’indennità di 600 euro agli iscritti che sono stati costretti alla quarantena da COVID per aver contratto il virus. Sono state assicurate tutte le altre forme di assistenza regolamentate.

Abbiamo potuto garantire, agli iscritti che potenzialmente potranno beneficiare di una somma fino a 3 mila euro, l’esonero dell’anticipazione del contributo soggettivo per i versamenti cadenti nel 2021.

Il 2021 è stato anche l’anno dell’approvazione di un’importate modifica Regolamentare che consente una ridistribuzione, anche parziale, dei rendimenti effettivamente conseguiti dalla gestione finanziaria qualora risultassero superiori all’ammontare dell’onere dovuto a titolo di capitalizzazione minima garantita. L’obiettivo è il miglioramento del tasso annuo di capitalizzazione.

 

La gestione previdenziale ed assistenziale

Al 31 dicembre 2021 l’Ente ha erogato 1.709 pensioni di vecchiaia, (per 904 uomini e 805 donne), 49 pensioni in totalizzazione, 91 pensioni in cumulo, 143 pensioni indirette, 71 pensioni di reversibilità, 11 pensioni di inabilità e 25 assegni di invalidità.

Il rapporto tra pensionati e iscritti attivi è di 1/10.

Il numero delle pensioni di vecchiaia liquidate è cresciuto del 7% rispetto all’anno 2020.

Il rapporto tra l’ammontare del Fondo Pensioni e l’importo delle pensioni liquidate è pari a 11,5. Tale rapporto è indicatore di un più che soddisfacente equilibrio finanziario; lo stesso infatti rappresenta il grado di sostenibilità del Fondo rispetto alla liquidazione delle prestazioni pensionistiche. Ne è conferma il principio di maggior tutela disciplinato dall’art. 18 dello Statuto dell’Ente, secondo cui tale rapporto non deve essere inferiore a cinque.

Nell’anno 2021 sono state liquidate 407 indennità di maternità rispetto alle 381 indennità liquidate nel 2020. L’importo medio liquidato nel 2021 è stato pari a 6.230.

 

Gestione finanziaria

La gestione finanziaria, dal 2004 ad oggi, ha prodotto un surplus del 141,37% rispetto a quanto richiesto dalla L. 335/95 per la rivalutazione del montante degli iscritti

Il Fondo per le spese di amministrazione e gli interventi di solidarietà si incrementa degli utili di esercizio della gestione ordinaria che consegue un risparmio pari a € 6.379.504 e dopo l’accantonamento dell’utile d’esercizio dell’anno 2021 ammonterà a circa 58 milioni di euro.

Il tasso di rendimento ante imposte e al netto degli oneri finanziari è pari al 3,4%; Il tasso di rendimento netto contabile degli investimenti finanziari del 2021 è pari al 2,4 %.