L’Istituto di previdenza dei giornalisti ha reso pubblici i Bilanci consuntivi delle due gestioni. Ricordiamo che la gestione principale ossia dei giornlisti dipendenti dal 1 luglio passerà adll’Inps.
Nella relazione a quest’ultima la presidente Marina Macelloni ricorda che “Come tutti sanno, negli ultimi anni abbiamo lavorato per una soluzione diversa che, attraverso un ampliamento della platea contributiva, mantenesse l’autonomia della Cassa perché crediamo che sia un valore e perché crediamo di aver interpretato al meglio, in questi 25 anni di privatizzazione, il nostro ruolo di tutela e assistenza nei confronti della platea di tutti gli iscritti all’Istituto. Quando è stato chiaro che dal punto di vista legislativo questa ipotesi sarebbe stata molto complicata da perseguire, abbiamo lavorato nei tavoli con il Governo e i Ministeri vigilanti per ottenere alcune cose fondamentali: Il riconoscimento della nostra storia fatta di prestazioni e tutele di welfare costruite nel tempo per proteggere una categoria particolare, che svolge una professione garantita dall’articolo 21 della Costituzione; La tutela dei dipendenti: con questa soluzione nessuno perderà il posto di lavoro; Il mantenimento in vita della cassa per continuare a svolgere il nostro ruolo per i lavoratori autonomi, cioè la parte della nostra professione che presenta i maggiori tassi di crescita e contemporaneamente le maggiori fragilità; Evitare il commissariamento che avrebbe significato un giudizio negativo sulla capacità della categoria, oggi e nel passato, di gestire le proprie risorse”.
BILANCIO AGO – GESTIONE PRINCIPALE
Nel 2021 l’Istituto ha perso altri 1.022 rapporti di lavoro attivi che si aggiungono ai 855 persi nel 2020. I numeri del bilancio consuntivo 2021 seppur negativi sono in miglioramento rispetto a quelli dell’assestamento approvato pochi mesi fa (-201,2 milioni anziché -225,5 milioni), così come il risultato della gestione previdenziale (-190,6 milioni anziché -214,2 milioni). Sul risultato dell’avanzo di gestione generale hanno inciso negativamente le svalutazioni e le rettifiche di valore (24,7 milioni anziché 17,9 milioni).
Il totale dei contributi accertati nel 2021 ammonta complessivamente a 382,9 milioni di euro, in aumento dell’1,86% rispetto al 2020, di cui 332,4 per IVS corrente (+1,31% rispetto al consuntivo precedente). La gestione previdenziale e assistenziale nel suo complesso continua a registrare, quindi, anche nel 2021, un risultato negativo pari a 190,6 milioni di euro, rispetto ai 188,4 milioni del 2020. Per quanto riguarda la gestione patrimoniale nel suo complesso, l’avanzo registrato è pari a 26,8 milioni di euro, in aumento di 20,2 milioni.
BILANCIO INPGI 2 – GESTIONE SEPARATA
I numeri della Gestione separata si presentano quindi positivi anche per il 2021, segnando un
aumento dei ricavi della gestione previdenziale del 38,06%.
L’avanzo economico di gestione è risultato pari a 46,5 milioni di euro, in aumento rispetto a
quello registrato nell’anno precedente (26,1 milioni nel 2020).
La Gestione Previdenziale ha riportato un avanzo pari a 57,4 milioni, rispetto a quello dell’anno precedente, pari a 39,6 milioni.
L’avanzo della Gestione Patrimoniale, pari a 2,9 milioni, risulta in aumento per 1,6 milioni
rispetto al precedente esercizio, per effetto degli utili realizzati dal portafoglio mobiliare
immobilizzato. Dopo la destinazione dell’avanzo di gestione pari a 46,5 milioni, il patrimonio netto ammonta a 782,378 milioni di euro, sufficienti a soddisfare ampiamente le annualità di riserva previste dalla legge.