Passaggio giornalisti all’Inps. Casagit fa chiarezza

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Il trasferimento da Inpgi a Inps – che, a partire da luglio 2022, riguarda i giornalisti contrattualizzati Cnlg e quanti percepiscono una pensione Inpgi – mette in agitazioni i colleghi che non avevano, almeno fino a qualche giornio fa, certezza sia sulle coperture sanitarie finora avute sia su alcuni aspetti riguardante la denuncia dei redditi. In aiuto sia agli attivi sia ai pensionati arriva Casagit che, in una nota, fa chiarezza e spiega punto su punto cosa succederà.

Giornalisti attivi
Il contributo per il coniuge o convivente dovrà essere versato tramite Mav trimestrale (225 euro a gennaio, aprile, luglio, ottobre) come il contributo nucleo familiare. Le aziende editoriali non potranno infatti più trattenere la quota in busta paga.

Pensionati Inpgi
Contributo socio – Deve ancora essere definita la procedura per il pagamento del contributo associativo, che fino a giugno 2022 viene prelevato dal rateo di pensione e versato a Casagit direttamente dall’Inpgi. Non appena la questione sarà stata risolta, verrà data massima informazione.

Contributo coniuge – Da luglio l’Inps non effettuerà il prelievo semestrale per il contributo del coniuge o convivente. Di conseguenza, il contributo (450 euro a giugno e 450 euro a dicembre) non sarà più trattenuto dalla pensione ma chiesto trimestralmente da Casagit assieme ai contributi già dovuti con le stesse modalità per altri familiari.

Pagamento con Mav o con Sdd – I Mav inviati da Casagit possono essere pagati attraverso la banca o gli sportelli postali. E’ inoltre possibile attivare l’addebito diretto sul conto corrente bancario tramite Sdd, soluzione comoda e preferibile, che può essere attivata con una procedura semplice scaricando il modulo dal sito internet di Casagit Salute, compilandolo e inviandolo allegando un documento di identità. Chi ha già attivato questa modalità di pagamento, per ora vedrà addebitata solo la quota per coniuge e nucleo familiare e non ancora il contributo associativo personale.

Sostituto di impostaGià a partire dalla dichiarazione dei redditi di quest’anno, come sostituto di imposta – se necessario – si deve indicare l’Inps e non più l’Inpgi.