Pnrr e Sud. Corte dei Conti e Mise , analisi opposte

421

Disomogeneità territoriale e scarsa conoscenza al Sud degli strumenti del PNRR per i finanziamenti alle donne per l’imprenditoria: è quanto emerge dall’istruttoria della Corte dei Conti sulla Missione “Creazione di imprese femminili“.

Gli sportelli sono stati chiusi per esaurimento delle risorse ma la Corte dei Conti ha rilevato una disomogeneità territoriale nelle assegnazioni, che non rispetterebbero le previsioni del PNRR in base a cui il 40% va destinato a progetti da realizzare al Sud (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia).

Ma il Mise non ci sta e pubblica la sua analisi. “In riferimento agli interventi agevolativi per l’imprenditorialità femminile finanziati dal Mise con 160 milioni di euro del Fondo impresa donna non si è registrata nessuna disomogeneità territoriale in quanto, al termine delle istruttorie, sono state assegnate alle imprese del Mezzogiorno risorse pari o superiori al 40%, nel rispetto delle regole previste per l’utilizzo del PNRR – scrive il Mise – I dati presi in esame dalla Corte dei Conti infatti si riferiscono al numero complessivo di domande presentate in occasione dell’apertura degli sportelli avvenuta il 19 maggio e il 7 giugno scorso, chiusi negli stessi giorni per il grande interesse riscontrato sull’incentivo”.

E sul deficit di comunicazione sottolineato nella relazione della Corte di Conti “Riguardo alle attività di accompagnamento e comunicazione relative alla misura sono già state realizzate diverse iniziative di formazione e informazione per le imprenditrici, attraverso l’organizzazione di webinar e seminari dedicati anche alle associazioni di categoria, al fine di facilitare e spiegare le procedure per innalzare la qualità dei progetti che sono stati presentati. A queste attività si aggiungono le altre iniziative di informazione messe in campo dal Ministero dello sviluppo economico per promuovere nel Paese la cultura dell’imprenditorialità femminile”.