REPowerEU. Accelerare la transizione verde

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I deputati hanno approvato l’inclusione delle misure di REPowerEU nei Pnrr per accelerare la transizione verde e l’indipendenza dai combustibili russi, e affrontare la povertà energetica.

La plenaria ha confermato con 535 voti favorevoli, 63contrari e 53 astensioni l’accordo raggiunto con il Consiglio nel dicembre 2022. In base all’accordo, i Paesi membri che chiedono di ricevere ulteriori risorse mediante una modifica del dispositivo per la ripresa e la resilienza dovranno includere misure per il risparmio energetico, la produzione di energia pulita e la diversificazione dell’approvvigionamento energetico, come previsto dal piano RePowerEU.

Promuovete l’indipendenza e combattere la povertà energetica

Le nuove regole si applicano retroattivamente a partire dal 1° febbraio 2022, con qualche eccezione. I deputati hanno ottenuto che le misure siano volte a sostenere investimenti pirati a combattere la povertà energetica di famiglie vulnerabili, PMI e microimprese.

 Musure transfrontaliere, trasparenza e clima

Durante i negoziati, i deputati hanno convinto i Paesi dell’UE a destinare almeno il 30% della loro spesa nell’ambito di REPowerEU a misure multinazionali per eliminare le carenze strutturali esistenti in termini di trasmissione, distribuzione e stoccaggio dell’energia, nonché per aumentare i flussi transfrontalieri, anche se effettuati da un solo paese UE.

Hanno anche ottenuto l’introduzione di nuove regole di trasparenza per i 100 destinatari finali che ricevono i finanziamenti di importo più elevato. Queste regole si applicheranno all’insieme dei Piani di ripresa.

Alle misure REPowerEU si applicherà il principio “non arrecare un danno significativo”, che permette la concessione di esenzioni temporanee per i progetti che salvaguardano la sicurezza energetica immediata dell’UE, riducono al minimo il potenziale danno ambientale e non mettono a rischio gli obiettivi climatici dell’Unione europea.

Finanziamento

I negoziatori del Parlamento hanno infine ottenuto che, degli ulteriori 20 miliardi di euro in sovvenzioni proposti dalla Commissione, 8 miliardi provengano da una precedente messa all’asta di quote di emissione nazionali nell’ambito del sistema per lo scambio delle quote di emissione dell’UE (ETS), e 12 miliardi siano prelevati dal Fondo per l’innovazione. Inoltre, nessun gettito derivante dall’ETS potrà essere utilizzato per investimenti in combustibili fossili.

Durante la discussione, il correlatore Siegfried MUREȘAN (PPE, RO), ha dichiarato: “”Il piano REPowerEU ci aiuterà a garantire prezzi dell’energia accessibili ai nostri cittadini e alle nostre aziende. Ci permetterà di garantire il nostro approvvigionamento energetico e di allontanarci dalla dipendenza dai combustibili fossili russi. Per far sì che REPowerEU generi un reale valore aggiunto dell’UE, i Paesi UE dovrebbero destinare almeno il 30% delle risorse di REPowerEU ai progetti transfrontalieri.”

La correlatrice, Eider GARDIAZABAL RUBIAL (S&D, ES), ha aggiunto: “Abbiamo messo insieme un piano per ridurre l’impatto economico della guerra, promuovendo nel frattempo la transizione verde. Altri 20 miliardi di euro saranno messi a disposizione per combattere la povertà energetica, promuovere l’energia verde e migliorare le nostre capacità di stoccaggio di energia. Abbiamo negoziato una deroga limitata al principio “non arrecare danni significativi”, in quanto siamo determinati a combattere i cambiamenti climatici e a non mettere in pericolo gli obiettivi climatici dell’UE. Abbiamo inoltre introdotto cambiamenti quali una maggiore trasparenza e priorità per i progetti transfrontalieri.”

Il correlatore, Dragoş PÎSLARU (Renew, RO), ha concluso dichiarando: “Nessun inverno dura per sempre, ogni inverno ha la sua primavera, questa primavera si chiama RePowerEU. Combattiamo la paura con ambizione, i cittadini hanno avuto un anno difficile e abbiamo bisogno di soluzioni sostenibili adesso, non più tardi. Chiedete ai vostri governi quali misure intendono includere nei loro piani nazionali, isoliamo le case per i nostri cittadini, riqualifichiamo la nostra forza lavoro per nuovi lavori verdi e aiutiamo le nostre aziende. In RePowerEU abbiamo ora stabilito requisiti chiari per rendere pubblici i principali beneficiari e aspettiamo di vedere come i governi utilizzeranno i soldi”.

Prossime tappe

Lo strumento di ripresa e resilienza è una misura straordinaria una tantum, in vigore fino al 31 agosto 2026. Le nuove norme relative alle misure REPowerEU contenute nei piani nazionali per la ripresa, entreranno in vigore dopo l’approvazione formale del Consiglio UE e il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea.

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