Si riduce il gap di genere e aumentano i contratti a tempo indeterminato

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Mlps Anpal Banca d'Italia

A sostenerlo il report “Il mercato del lavoro: dati e analisi” realizzato dal Ministero del lavoro e delle Politiche sociali, dalla Banca d’Italia e dall’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro.

“I 100mila posti di lavoro creati nei primi 2 mesi del 2023 sono un ottimo segnale di fiducia per la nostra economia. Anche se molto c’è ancora da fare – ha detto il Ministro marina Caldeone –  da diversi settori intercettiamo la carenza di manodopera. Con il potenziamento delle politiche attive siamo al lavoro per creare condizioni che favoriscano una migliore occupabilità anche di chi è fuori dal mercato da qualche tempo e per efficientare i processi di incrocio fra domanda e offerta di lavoro”.

Alcune evidenze

Si è ridotto il divario di genere; il Centro Nord continua a trainare l’aumento dell’occupazione

Dopo la frenata degli ultimi mesi del 2022, l’occupazione femminile è tornata a salire in
gennaio e febbraio. La crescita della domanda di lavoro è stata complessivamente più marcata nelle regioni centro‑settentrionali, dove nei primi due mesi del 2023 si è concentrato oltre l’80 per cento dei  posti di lavoro creati. Le regioni meridionali hanno tuttavia superato il sostanziale ristagno della seconda metà del 2022, registrando una dinamica occupazionale in lieve espansione.

Il lavoro a tempo indeterminato ha nuovamente spinto la crescita dell’occupazione; quello a termine è in ripresa

Il lavoro a tempo indeterminato ha nuovamente spinto la crescita dell’occupazione; quello
a termine è in ripresa. Nel bimestre, l’incremento di posti di lavoro ha riguardato esclusivamente la componente a tempo indeterminato; quella a termine è rimasta sostanzialmente stabile e l’apprendistato ha registrato un calo di circa 8.000 unità. La ricomposizione dell’occupazione verso forme di impiego più stabili, in atto dall’anno passato, potrebbe essere meno intensa nei prossimi mesi. Il tasso di trasformazione delle posizioni a termine in contratti a tempo indeterminato si è stabilizzato negli ultimi otto mesi; la quota di nuovi contratti temporanei sul totale delle assunzioni ha ripreso ad aumentare.

I servizi sostengono l’incremento dell’occupazione, ma anche la manifattura riprende ad aumentare

La domanda di lavoro è stata trainata soprattutto dai servizi, che avevano registrato tassi di
crescita complessivamente contenuti nell’ultima parte del 2022 (fig. 2). In particolare nel turismo si sono osservati 22.000 nuovi posti di lavoro, pari a un quinto del totale delle posizioni create nel primo bimestre del 2023. Nell’industria in senso stretto, dopo il rallentamento della scorsa estate, la dinamica dell’occupazione ha continuato a rafforzarsi, anche per la ripresa dei settori a maggiore intensità energetica1 che, nell’ultima parte del 2022, hanno beneficiato del calo dei prezzi dell’energia. Le costruzioni fanno registrare andamenti sostanzialmente stabili.