“Conciliare vita familiare e professionale”

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Happy family silhouette on the sunset

di Stefano Distilli *

Secondo gli ultimi dati pubblicati dall’Istat, in Italia ci sono oltre 25 milioni di famiglie, quasi 4 milioni in più rispetto al 2000, ma oltre un terzo di queste sono composte da persone che vivono sole. Un altro 30% delle famiglie italiane è costituito da coppie con figli (erano il 43% venti anni fa), di queste più di cinque coppie su dieci hanno un solo figlio, mentre circa 4 su 10 ne hanno due, e meno di 1 su 10 tre o più.

Nonostante l’incremento nel numero delle famiglie, nel 2022 è stato raggiunto il nuovo record minimo di nascite che sono state 392.598 secondo gli ultimi dati dell’Istat. In Italia la diminuzione del tasso di natalità è frutto di diverse dinamiche socioeconomiche, acuite dalla recente pandemia che, ridotti i suoi effetti sulla salute della popolazione, continua ad avere un peso sulla visione del futuro, rendendo difficile la pianificazione della genitorialità.

La struttura e la composizione familiare incidono sulla vulnerabilità economica delle famiglie e i livelli occupazionali e di istruzione dei loro membri rappresentano variabili chiave nell’aumentarne la fragilità. È fondamentale, dunque, studiare misure a favore dell’occupazione di entrambi i genitori, ma anche politiche di conciliazione famiglia-lavoro al fine di sostenere la capacità economica delle famiglie, soprattutto quelle con figli.

Nell’ambito delle libere professioni ed in particolare per la componente femminile il tema della conciliazione famiglia-lavoro e quello delle opportunità di crescita professionale e, conseguentemente reddituale, è particolarmente sensibile, come anche evidenziato nell’8° rapporto “Le equilibriste – la maternità in Italia nel 2023” pubblicato da Save the Children. Negli ultimi anni la Cassa Dottori Commercialisti ha aumentato le iniziative a favore delle famiglie con una particolare attenzione ai servizi all’infanzia. I dati mostrano, infatti che nel lungo periodo l’investimento a sostegno della fascia prescolare svolge un ruolo non solo educativo ma anche sociale, dove si evidenzia una correlazione positiva tra la partecipazione all’istruzione pre-primaria e i risultati scolastici successivi, ponendo basi adeguate a un apprendimento e sviluppo futuro.

Per il secondo anno consecutivo, l’Ente ha stanziato due milioni di euro per gli iscritti, senza limiti di età, che hanno sostenuto spese per le rette di asili nido e scuole dell’infanzia nell’anno educativo 2022-2023. I beneficiari potranno ricevere un rimborso delle spese fino a mille euro per ogni figlio a condizione che abbiano dichiarato nel 2022 in riferimento al 2021 un reddito professionale fino a 30mila euro. Qualora la spesa di cui si chiede il rimborso sia stata oggetto di altri contributi o sussidi, la Cassa procederà a determinare il rimborso sulla spesa residua. Tra i destinatari dell’iniziativa, anche i genitori con minori in affido temporaneo e/o preadottivo e in collocamento provvisorio.

La richiesta di contributo, previsto per le spese scolastiche sostenute per l’anno in corso, andrà presentata dal 1° agosto al 31 ottobre 2023, esclusivamente online, tramite il servizio DAS che sarà messo a disposizione nell’area riservata del sito della Cassa.

Un altro passo importante in tema di conciliazione vita – lavoro è il congedo di Paternità, deliberato dall’Assemblea dei Delegati e in attesa di approvazione da parte dei Ministeri Vigilanti, del Lavoro e dell’Economia.

*Presidente Cassa Dottori Commercialisti