UE. Più finanziamenti per rispondere alle crisi

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Lo hanno chiesto i deputati, martedì scorso,  approvando la loro posizione sulla proposta della Commissione di una revisione intermedia del Quadro finanziario pluriennale (QFP) 2021-2027. 10 miliardi di euro in più, oltre ai 65,8 miliardi di euro proposti dalla Commissione.

Per il correlatore Jan Olbrycht (PPE, PL) “Il nostro obiettivo era una proposta ambiziosa ma realistica per la revisione del QFP e siamo riusciti a renderla mirata ma completa. Puntiamo a stabilizzare la situazione dell’Ucraina con un nuovo strumento da 50 miliardi di euro e a sostenere l’economia dell’UE. Stiamo rafforzando il bilancio con integrazioni per la migrazione e garantendo la flessibilità necessaria per rispondere alle crisi. Stiamo rafforzando l’economia dell’UE con il programma STEP. Stiamo stabilizzando il bilancio sostenendo la necessità di collocare i pagamenti degli interessi sul debito del Fondo di ripresa dell’UE (linea EURI) al di sopra dei massimali di bilancio dell’UE. Abbiamo bisogno di tutti gli elementi della revisione e ne abbiamo bisogno in tempo – prima del gennaio 2024 – per entrare nell’anno elettorale con un bilancio in pareggio”.

Fa eco Margarida Marques (S&D, PT) che ha dichiarato: “Oggi il Parlamento ha delineato le risorse finanziarie necessarie per i prossimi quattro anni. Esortiamo il Consiglio a unirsi a noi nei negoziati. Entro il 31 dicembre 2023, vogliamo disporre di mezzi adeguati per sostenere l’Ucraina e continuare a mitigare l’impatto sociale ed economico della guerra, dell’aumento dell’inflazione e della crisi del costo della vita. Vogliamo assicurarci i fondi necessari per rafforzare l’autonomia strategica dell’UE, attuare il Patto sulla migrazione e navigare nel complesso panorama geopolitico globale di oggi, garantendo al contempo al bilancio un’adeguata flessibilità per affrontare i bisogni emergenti, rispondere alle crisi umanitarie e aiutare gli Stati membri e i cittadini che si trovano ad affrontare i crescenti effetti delle catastrofi naturali”.

Affrontare le sfide più urgenti

Alla luce delle recenti sfide esterne, in particolare la guerra russa contro l’Ucraina, i deputati chiedono 2 miliardi di euro in più (rispetto alla Commissione) per affrontare e le questioni relative alla migrazione, 3 miliardi di euro per la nuova “Piattaforma delle tecnologie strategiche per l’Europa” (STEP) e 5 miliardi per migliorare la capacità dell’UE di rispondere a crisi impreviste.

Per quanto riguarda i pagamenti del rimborso del debito derivante dal Recovery, i deputati vogliono che questi siano previsti al di sopra dei massimali di bilancio dell’UE per garantire che i programmi UE a diretto beneficio dei cittadini non vengano compromessi, soprattutto in considerazione della potenziale volatilità di questi costi a seguito dell’aumento dei tassi di interesse.

Tempistica critica

I deputati sottolineano che una rapida adozione del nuovo QFP è fondamentale per far sì che sia operativo entro il 1° gennaio 2024 per offrire un quadro di riferimento per il bilancio annuale di quell’anno.

Conferenza stampa

Una conferenza stampa con la Presidente del PE Roberta Metsola e i correlatori si terrà dopo il voto il 3 ottobre alle 14:00 nella sala conferenze del Parlamento a Strasburgo (diretta streaming).

Prossime tappe

Con questo voto in plenaria, i negoziatori del Parlamento sono pronti ad avviare le discussioni con il Consiglio (Stati membri), che deve ancora definire la propria posizione.

Contesto

Il Quadro finanziario pluriennale (QFP) stabilisce i limiti annuali (i “massimali” di spesa) degli impegni dell’UE in diverse politiche (categorie di spesa chiamate “rubriche”) e dei pagamenti annuali complessivi per un periodo di sette anni. L’attuale quadro per il periodo 2021-2027 è stato adottato nel 2020 e prevedeva una modifica del funzionamento del QFP e possibili proposte di revisione entro il 1° gennaio 2024. La Commissione europea ha proposto una revisione intermedia il 20 giugno 2023.