La parità al centro del Consiglio occupazione

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I ministri del lavoro e delle politiche sociali dell’UE si riuniscono a Bruxelles per un incontro dedicato alle politiche per la parità. La riunione sarà presieduta da Marie-Colline Leroy, sottosegretario di Stato per la parità di genere, le pari opportunità e la diversità del governo belga nell’ambito delle attività della presidenza di turno dell’Unione.
La Commissione sarà rappresentata dalla Commissaria europea Helena Dalli responsabile delle politiche per la parità e pari opportunità.
Tra gli argomenti all’ordine del giorno: un dibattito politico sulla direttiva sulla parità di trattamento che intende integrare la legislazione europea già in vigore in materia di parità di trattamento aggiungendo il divieto di discriminazione per motivi di religione o convinzioni personali, di disabilità, di età e di orientamento sessuale nei settori della protezione sociale (compresa la sicurezza sociale e l’assistenza sanitaria), dei benefici sociali, dell’istruzione e dell’accesso a beni e servizi (compresi gli alloggi).

A seguire, il Consiglio approverà delle conclusioni sull’emancipazione economica e l’indipendenza finanziaria delle donne come percorso verso una sostanziale uguaglianza di genere. Queste conclusioni si basano su un rapporto dell’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere (EIGE) e sono state elaborate nel contesto di una revisione della Piattaforma d’azione di Pechino (1995) e dell’agenda delle Nazioni Unite per l’uguaglianza di genere e l’emancipazione delle donne. Le conclusioni invitano gli Stati membri a avviare politiche più incisive per promuovere l’emancipazione economica e l’indipendenza finanziaria delle donne, anche attraverso: l’integrazione sistematica di una prospettiva di uguaglianza di genere nel campo delle politiche e delle legislazioni economiche e finanziarie (come la tassazione e i sistemi pensionistici); la lotta contro la violenza economica di genere, che colpisce fino al 18 per cento delle donne europee; la lotta contro il divario retributivo di genere, attualmente pari al 12,7 per cento nell’UE; la promozione di ulteriori studi e ricerche e il miglioramento della disponibilità di dati disaggregati per genere nei settori chiave delle politiche fiscali, della violenza economica, della ricchezza individuale e dell’economia dell’assistenza (care economy).

I ministri terranno quindi un dibattito politico sul tema delle donne nella vita pubblica. Sebbene l’uguaglianza di genere sia un principio fondante dell’Unione europea, le donne sono ancora sottorappresentate nella maggior parte dei livelli decisionali politici e in altri settori della vita pubblica europea. Secondo l’EIGE, in media le donne rappresentano il 39,5 per cento dei membri del Parlamento europeo, il 32,8 per cento dei deputati nazionali, il 32,9 per cento dei ministri senior e il 35,7 per cento dei membri delle assemblee regionali. Tra gli ostacoli principali a una maggiore partecipazione delle donne alla vita pubblica permangono ancora gli stereotipi di genere e l’iniqua distribuzione tra i partner dei compiti di cura e domestici. Durante il dibattito, i ministri presenteranno le strategie e gli strumenti sviluppati nei diversi paesi membri per aumentare la rappresentanza femminile nei processi decisionali e promuovere la parità di genere nei ruoli di potere. Dal dibattito dovrebbero infine derivare indicazioni per ulteriori iniziative da adottare a livello europeo per promuovere ulteriormente la partecipazione delle donne alla vita pubblica.

Tra le altre questioni che sono in discussione oggi, una informativa sugli eventi organizzati dalla presidenza belga in materia di parità ed una sullo stato di avanzamento dell’indagine della Commissione europea sulla violenza contro le donne. Infine, un aggiornamento sulle iniziative seguite all’adozione da parte dell’UE, il 1° ottobre 2023, della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica (la “Convenzione di Istanbul”) al fine di sviluppare leggi, politiche e servizi di sostegno per porre fine alla violenza contro le donne e alla violenza domestica.
Sono previsti aggiornamenti anche sull’attuazione della strategia per la parità delle persone LGBTIQ 2020-2025 e sull’attuazione del piano d’azione dell’UE contro il razzismo.
Nel corso del pranzo di lavoro dei ministri è previsto, infine, un dibattito informale sul tema della parità di genere e salute.

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