L’Europa al passo con la sicurezza economica: un’analisi approfondita

28

Negli ultimi anni, l’aumento delle tensioni geopolitiche e l’uso strumentale delle relazioni commerciali hanno posto una crescente attenzione sulla sicurezza economica. In risposta a questa sfida, la Commissione europea ha delineato una strategia che mira a inserire le iniziative dell’UE in un quadro globale. Tuttavia, pur avendo fatto progressi, permangono alcuni ostacoli da superare.

L’analisi approfondita realizzata dal Centro studi del Parlamento europeo esplora le sfide connesse alla sicurezza economica e le confronta con le strategie adottate dalle altre grandi economie del mondo. L’Unione europea è stata sì più lenta nel concentrarsi su questo fronte, ma ha imparato dagli altri e ha mostrato un’evoluzione significativa delle misure adottate in materia. Le sfide che rimangono da affrontare riguardano in particolare il coordinamento delle misure a livello europeo, poiché esse rimangono in gran parte di competenza nazionale.

L’ultimo decennio ha visto il susseguirsi di una serie di eventi cruciali che hanno sollecitato un’attenzione crescente sulla sicurezza economica: dalla guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina alla pandemia di Covid-19, fino alla strumentalizzazione delle forniture energetiche europee dopo l’invasione ingiustificata dell’Ucraina da parte della Russia. Questi eventi hanno spinto l’UE a sviluppare nuovi strumenti politici e ad aggiornare quelli esistenti, integrandoli in una strategia complessiva per la sicurezza economica.

Ma la sicurezza economica è una partita a più giocatori: le azioni degli altri paesi devono essere considerate attentamente. Le altre economie hanno una lunga esperienza nel gestire le sfide che l’UE sta affrontando in questo momento, ad esempio, la Cina ha sempre prestato grande attenzione a gestire con cura l’esposizione della propria economia alle influenze esterne, mentre gli Stati Uniti hanno esperienza nello screening degli investimenti diretti esteri e nel controllo strategico delle esportazioni.

L’UE deve fare i conti con il fatto che è composta da 27 Paesi diversi, molti dei quali hanno atteggiamenti diversi nei confronti della geoeconomia e degli affari internazionali e hanno strategie di sicurezza nazionali che includono un’attenzione alle minacce economiche (ad esempio la “strategia di sicurezza nazionale tedesca” del 2023). La frammentazione delle preferenze porta anche a un processo decisionale più complesso rispetto a quello degli Stati nazionali. Sebbene questo aspetto non si sia ancora manifestato in modo così evidente nella sicurezza economica come nella politica estera e di sicurezza comune in generale, potrebbe cambiare se alcuni degli strumenti della cassetta degli attrezzi dell’UE per la sicurezza economica saranno utilizzati profittevolmente. Nel complesso, a fronte dello scenario descritto, parte considerevole del ruolo dell’UE nella politica di sicurezza economica consiste nell’incoraggiare una maggiore cooperazione tra gli Stati membri.
Conformemente, la strategia per la sicurezza economica messa a punto dalla Commissione si basa su un quadro analitico che comprende la discussione sulla definizione di sicurezza economica, un confronto delle strategie adottate dalle principali economie del mondo e un’analisi dei problemi sottostanti e delle relative soluzioni politiche. Le raccomandazioni politiche offerte mirano a migliorare la strategia dell’UE, puntando su una comprensione più approfondita dei rischi economici, una maggiore diversificazione delle importazioni ed esportazioni, e interventi mirati in settori chiave.

Il coordinamento interno tra gli Stati membri dell’UE è pertanto un fattore cruciale, così come l’allineamento degli incentivi sia per le imprese che per i Paesi, al fine di evitare rischi di azzardo morale. Infine, è necessario fare ulteriori progressi per allineare le politiche estere dei Paesi dell’UE e dare credibilità agli strumenti di sicurezza economica. Solo affrontando queste sfide, l’Europa potrà consolidare ulteriormente la sua sicurezza economica in un mondo sempre più complesso e interconnesso.

Per ulteriori approfondimenti consultare il link