Economia circolare: sì alla direttiva sul diritto alla riparazione

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Il 30 maggio, il Consiglio dell’Unione europea ha dato il via libera definitivo alla direttiva sul diritto alla riparazione, segnando un passo decisivo verso un’economia più sostenibile e circolare. Grazie a questa nuova normativa, sarà più facile per i consumatori chiedere e ottenere la riparazione di prodotti rotti o difettosi in modo più semplice, economico e veloce. Questo diritto non solo facilita la riparazione dei beni, ma incentiva anche i produttori a creare prodotti più duraturi e soprattutto riparabili.

Più specificamente, la direttiva introduce vari strumenti e incentivi al fine di rendere la riparazione una scelta più attraente per i consumatori, tra questi: l’obbligo di riparazione per il quale i produttori saranno tenuti a riparare i prodotti tecnicamente riparabili secondo le normative dell’UE; la previsione del modulo di riparazione volontaria, che fornirà informazioni dettagliate sul processo di riparazione da parte del produttore, inclusi tempi e costi; la creazione della Piattaforma online europea dove i consumatori potranno individuare i servizi di riparazione qualificati più prossimi; infine, la proroga della garanzia legale di 12 mesi per i consumatori che optano per la riparazione anziché la sostituzione.

L’elenco dei prodotti coperti dalla direttiva potrà essere ampliato dalla Commissione, via via che saranno introdotti nuovi requisiti di riparabilità per determinati prodotti.

Presentata dalla Commissione il 22 marzo 2023, la direttiva sul diritto alla riparazione fa parte della nuova agenda dei consumatori e del Piano d’azione per l’economia circolare dell’UE. Essa integra altri atti legislativi finalizzati a promuovere il consumo sostenibile, come il regolamento sulla progettazione ecocompatibile di prodotti sostenibili e la direttiva sulla responsabilizzazione dei consumatori per la transizione verde.

L’adozione di questa direttiva rappresenta un significativo passo avanti verso un futuro più sostenibile, dove sono valorizzati i concetti di riparazione e riutilizzo per contribuire a ridurre gli sprechi e l’impatto ambientale della sovrapproduzione.

La direttiva sarà pubblicata in Gazzetta ufficiale dell’UE dopo la firma da parte della Presidente del Parlamento Europeo e del Presidente del Consiglio UE ed entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione. Gli Stati membri avranno 24 mesi per recepirla nel diritto nazionale.

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