Direttiva sulla prestazione energetica degli edifici: un passo verso un’Europa più sostenibile

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Con la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea a maggio 2024 è entrata ufficialmente in vigore la revisione della Direttiva sulla prestazione energetica degli edifici (EPBD). Si tratta di un traguardo importante nelle politiche europee per la transizione ecologica. Proposta a dicembre 2021 dalla Commissione europea come parte del pacchetto “Fit for 55”, la direttiva attualizzata mira a ridurre le emissioni di gas serra (GHG) e il consumo energetico degli edifici, accelerando la loro ristrutturazione e promuovendo l’adozione di energie rinnovabili. Dopo lunghe trattative, Parlamento e Consiglio hanno raggiunto un accordo provvisorio il 7 dicembre 2023.

La revisione impone che, a partire dal 2030, tutti i nuovi edifici siano a emissioni zero. Per quanto riguarda il settore pubblico, gli edifici di nuova costruzione dovranno raggiungere questo obiettivo già entro il 2028. Si tratta di un passaggio cruciale nella riduzione dell’impatto ambientale del settore edilizio, una delle principali fonti di consumo energetico e di emissioni nell’UE.

Gli Stati membri avranno il compito di garantire una riduzione del 16 per cento del consumo medio di energia primaria negli edifici residenziali entro il 2030, con un ulteriore calo previsto tra il 20 e il 22 per cento entro il 2035. Parallelamente, entro il 2030, dovranno essere ristrutturati il 16 per cento degli edifici non residenziali che presentano le peggiori prestazioni energetiche, con un incremento della percentuale al 26 per cento entro il 2033, per il rispetto dei nuovi requisiti minimi di prestazione energetica.

Le prospettive per il futuro dell’edilizia europea

La revisione della Direttiva EPBD rappresenta un passo decisivo verso il raggiungimento degli obiettivi climatici fissati dall’UE. Attraverso un’azione coordinata, l’Europa punta a rendere il proprio patrimonio edilizio più sostenibile e meno dipendente dai combustibili fossili. La ristrutturazione degli edifici esistenti e l’adozione di standard energetici più elevati saranno fondamentali per promuovere l’efficienza energetica e ridurre l’impatto ambientale. L’entrata in vigore di questa direttiva riflette la determinazione dell’UE a trasformare il settore edilizio, assicurando che sia allineato agli obiettivi climatici a lungo termine. Essa rappresenta non solo una risposta all’emergenza climatica, ma anche un’opportunità per modernizzare il patrimonio edilizio europeo, promuovendo al contempo l’innovazione e la crescita economica sostenibile nel continente.

La sfida ora si sposta sugli Stati membri che dovranno attuare le misure necessarie per rispettare le nuove normative, con implicazioni significative per le politiche energetiche nazionali, il settore delle costruzioni e, in definitiva, per i cittadini europei tutti.

 

Per consultare la scheda sulla direttiva prestazione energetica edifici vedi qui