“Il Governo si sta muovendo ed è sensibile alla previdenza in generale, alla complementare in particolare. Si sta cercando di trovare soluzioni per aumentare la massa delle adesioni soprattutto del lavoro autonomo”. Così il Presidente dell’AdEPP, Alberto Oliveti, alla giornalista dell’Ansa, a margine della Convention della Cassa nazionale del notariato.
Oliveti ha spiegato che “sono due le posizioni su cui l’esecutivo lavora: aprire un nuovo periodo di silenzio assenso per cui il Tfr è trasferito in automatico, senza contrapposizione che nega l’assenso, alla previdenza complementare, oppure destinare una quota parte del Tfr obbligatoriamente alla previdenza complementare. Questi sono i due filoni di dibattitto e non è escluso che possano essere anche collegabili, magari in sequenza, ma la soluzione di fondo, non a risposta immediata, è aumentare la sensibilità finanziaria previdenziale”.
Oliveti, durante l’intervista, ha sottolineato che “sulla previdenza complementare il problema, oltre che di disponibilità reddituale, è culturale ed è legato a una mancata o ridotta consapevolezza. I giovani sono attenti alle scadenze, agli impegni finanziari immediati, ma chiaramente non hanno una visione di lungo periodo”.