Nel corso degli incontri ESIP del 10 e 11 dicembre a Bruxelles, il Comitato EurelPro, che riunisce gli enti di previdenza privata dei professionisti in Europa, ospiterà la presentazione da parte della Commissione europea dell’iniziativa EU Talent Pool.
Il “bacino di talenti” dell’UE (https://eures.europa.eu/eu-talent-pool-pilot_en) mira a sostenere le assunzioni internazionali di persone di paesi terzi in cerca di lavoro attraverso l’istituzione di percorsi legali per far fronte alle carenze di manodopera e di competenze nell’UE.
L’iniziativa stabilisce quattro obiettivi specifici: garantire un incrocio più efficace tra domanda e offerta di lavoro a livello internazionale; migliorare la comparabilità delle competenze e delle qualifiche acquisite nei paesi terzi con quelle richieste a livello nazionale; migliorare la comprensione delle procedure di migrazione e l’acceso alle stesse; incentivare la cooperazione con i paesi terzi in materia di migrazione, anche nel contesto di un partenariato volto ad attirare talenti.
Secondo la Commissione europea, una piattaforma unica di incrocio tra domanda e offerta di lavoro a livello dell’UE, che offre informazioni sui processi di immigrazione e assunzione e servizi di supporto, può migliorare l’efficienza complessiva della gestione della migrazione di forza lavoro nell’UE e promuovere l’Unione europea come destinazione migratoria unica.
Grazie alle economie di scala, la piattaforma mira ad aumentare il numero di potenziali candidati dotati delle giuste competenze e a migliorare la gestione del fabbisogno di personale espresso dai datori di lavoro nei singoli Stati membri.
Un altro aspetto cruciale riguarda il riconoscimento delle qualifiche ottenute nei paesi terzi. La Commissione propone di semplificare e velocizzare le procedure per l’identificazione delle qualifiche, avvicinando questo processo a quello già in vigore per i cittadini dell’UE che si trasferiscono tra Stati membri. Questo dovrebbe aiutare i lavoratori qualificati a integrarsi più rapidamente nel mercato del lavoro dell’UE e a ridurre il fenomeno del “brain waste”, dove i lavoratori stranieri (e non solo) sono impiegati in ruoli al di sotto delle loro mansioni.
Il Consiglio europeo ha trovato l’accordo sul regolamento di EU Talent Pool a giugno 2024, e ha avviato il negoziato con il Parlamento europeo.
Secondo il testo concordato in Consiglio, la partecipazione degli Stati membri dell’UE al “bacino dei talenti” sarà volontaria e gli Stati membri potranno scegliere gli enti che partecipano all’iniziativa e si collegano al portale. Gli Stati membri potranno inoltre ritirarsi dal pool notificando la decisione alla Commissione sei mesi prima della data di uscita.
Il Talent Pool dell’UE è gestito da EURES (la rete europea dei servizi per il lavoro), nell’ambito dell’Autorità europea del lavoro (ELA) che ha sede a Bratislava. Al momento, hanno aderito alla fase pilota della piattaforma EU Talent Pool, i seguenti Paesi: Finlandia, Lituania, Polonia, Cechia, Slovacchia, Croazia e Spagna.