Da Montecitorio il via libera alla mozione Di Gioia

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Con 333 votanti, 327 sì e sette contrari, la Camera ha approvato la mozione concernente iniziative per l’impiego di parte del risparmio previdenziale per interventi a sostegno dell’economia reale del Paese, elaborata dalla Commissione parlamentare di controllo sulle attività degli Enti gestori di forme obbligatorie di Previdenza e assistenza sociale, e presieduta da Lello Di Gioia che dichiara: “Con la mozione abbiamo fatto in modo che il Governo recepisca una posizione forte che significa fare in modo che le casse non vengano ad essere tassate due volte: nel momento di effettuazione degli investimenti in capo alle casse e nel momento di erogazione della pensione in capo ai lavoratori”.

L’esecutivo, rappresentato dal sottosegretario al Lavoro, Massimo Cassano, nel documento di replica si impegna, fra l’altro, a “valutare la possibilità di introdurre misure volte a normalizzare il trattamento fiscale delle forme di previdenza complementare e della previdenza riguardante gli ordini professionali, definendo una tassazione a livello inferiore rispetto a quella attualmente prevista per i fondi pensione”; una questione di strettissima attualità, visto che, se non vi saranno correzioni in Parlamento, la Legge di Stabilità farà si che dal 2015 il prelievo fiscale sui ricavi da investimento delle Casse salga dal 20% al 26%. Governo favorevole, poi, anche a “verificare la possibilità di definire, attraverso un intervento normativo, lo status giuridico” degli Enti privatizzati ai sensi dei decreti legislativi 509/994 e 103/1996, “anche alla luce delle recenti e ripetute decisioni in sede di giustizia amministrativa che hanno richiamato il carattere pubblicistico” di tali istituti. E, per “aumentare le risorse finanziarie.

La Commissione di vigilanza ha così valutato la percorribilità di iniziative istituzionali volte a far sì che l’impiego di parte dei patrimoni gestiti dai fondi pensione e dalle casse professionali concorra a destinare risorse finanziarie a sostegno di programmi strategici per lo sviluppo del sistema Paese, garantendo la remuneratività degli investimenti, nel quadro della salvaguardia dell’equilibrio finanziario degli enti del secondo e terzo pilastro e del diritto dei lavoratori a percepire le prestazioni previdenziali. “Ci troviamo di fronte al Governo che aumenta la tassazione per ciò che riguarda il cosiddetto ‘secondo e terzo pilastro’ mentre non si parla – spiega Di Gioia- della tassazione che riguarda le casse privatizzate. Ecco, noi abbiamo pensato che sia opportuno e necessario rideterminare sia la questione della tassazione ma fare anche in modo che vi sia una normativa chiara per ciò che riguarda le casse dei professionisti perché, ancora oggi, non è stata chiarita la questione delle cosiddette ‘casse del 509 e del 103′”.