Enpam, presto nel Sistema informativo sulle professioni. Intervista al presidente Oliveti

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“Come Enpam siamo impegnati a 360 gradi per realizzare politiche per l’occupazione  e lo facciamo sia con investimenti che possono creare ricadute occupazionali positive per i nostri iscritti, sia facendoci carico di un progetto di assistenza strategica per tutelare gli iscritti dalle criticità che incontrano durante il lavoro e formazione. È in questo quadro che partecipiamo a iniziative di studio e di ricerca sul mercato del lavoro insieme a Isfol e Istat”, così il Presidente dell’Enpam, Alberto Oliveti, che pochi giorni fa ha annunciato che la Cassa dei medici e degli odontoiatri entrerà a far parte del Sistema informativo sulle professioni.

Presidente lei ha parlato di investimenti che possono avere ricadute occupazionali. È indubbio che uno studio attento sulle dinamiche del lavoro e sul mercato o meglio sui nuovi mercati ha decisamente un peso sulle politiche future da adottare. In questa logica era nato l’Osservatorio sul lavoro?

Il nostro Osservatorio è nato con l’intento di continuare a garantire salute ai cittadini, il lavoro ai giovani medici di oggi e il pagamento di pensioni adeguate in futuro. Il suo compito è quello di monitorare la realtà occupazionale e le sue dinamiche attuali e trarne indicazioni utili ad anticiparne gli sviluppi futuri. L’obiettivo è quello di costruire delle risposte adeguate alle sfide lanciate dall’evoluzione demografica e dei cambiamenti in atto nel mondo del lavoro e della professione. È chiaro che anche ogni tipo di investimento, ancor più in un momento di incertezza economica come quello che stiamo vivendo, non può che muovere da un’attenta analisi degli scenari futuri.

Spesso si parla di gender pay gap. È un problema che si riscontra anche all’interno della professione medica e odontoiatrica?

Il problema c’è, specie se prendiamo i dati relativi alla libera professione, ma la situazione sembra destinata gradualmente a riequilibrarsi nei prossimi anni. In questo senso vi sono segnali positivi, poiché vediamo che tra i professionisti con meno di 40 anni la differenza reddituale tra generi si sta notevolmente riducendo. Se poi per la stessa fascia d’età andiamo a vedere il reddito dei camici bianchi che hanno un incarico in convenzione, scopriamo che in alcuni casi le donne hanno già un reddito medio leggermente superiore a quello dei loro colleghi maschi.

Giovani. Esiste un problema intergenerazionale nel Mondo medico e quindi nel Sistema Previdenza?

Sicuramente c’è un’esigenza chiara di rinsaldare il patto generazionale: ogni anello della catena deve avere una convenienza a partecipare a questo patto. La parola d’ordine di ogni sistema previdenziale sostenibile infatti è “corrispettività”. Questo significa, da un lato che la pensione che si riceve deve essere commisurata ai contributi che si sono versati. Dall’altro, che deve esserci equilibrio tra generazioni in modo che i nipoti possano avere dal sistema previdenziale le stesse tutele garantite ai loro nonni. Per questo motivo stiamo creando un sistema di assistenza strategica integrata per far sì che i giovani possano recuperare in altri modi ciò che sono stati costretti a perdere dal punto di vista previdenziale rispetto alle generazioni precedenti.

Anche l’Enpam sta mettendo in campo varie azioni di welfare, ci sottolinea quelle che secondo lei sono e possono diventare il fiore all’occhiello

Come detto, oltre a continuare a garantire una risposta a quelle che sono le criticità puntuali secondo la declinazione classica del concetto di assistenza (ad esempio in caso di calamità naturali o situazioni di particolare bisogno) come Enpam stiamo dando vita a un’assistenza strategica integrata. L’obiettivo è costruire un sistema che possa far fronte alle sfide e alle difficoltà che ogni medico e odontoiatra può incontrare sia nel suo percorso formativo sia durante la propria carriera e che allo stesso tempo possa portare a un riequilibrio tra generazioni. Per questo motivo la Fondazione vuole fornire ai medici e agli odontoiatri una serie di facilitazioni aggiuntive. Le prime riguardano l’accesso al credito. Già quest’anno l’Enpam ha stanziato 100 milioni di euro per la concessione di mutui a tassi agevolati, in particolare ai giovani, per l’acquisto della prima casa. Oltre a ciò la Fondazione ha lanciato un avviso pubblico per invitare le banche a presentare offerte di convenzioni per prodotti finanziari, dai leasing ai prestiti d’onore passando per la cessione del quinto e il servizio pos, destinati ai medici e agli odontoiatri. Le altre agevolazioni riguardano invece la previdenza complementare, per la quale è stata prevista l’iscrizione gratuita ai giovani fino a 35 anni, l’assistenza sanitaria integrativa e le coperture assicurative per la non autosufficienza e la responsabilità civile professionale, su cui stiamo lavorando insieme alla Federazione nazionale degli Ordini dei medici e degli odontoiatri.