Da Oliveti a Luciano passando per Camporese il traguardo è tagliato. Almeno il primo!

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“Il cammino è stato lungo e non privo di ostacoli.  Dopo il riconoscimento a livello europeo, arriva anche nel nostro Paese l’atto ufficiale che afferma il valore sociale ed economico dei liberi professionisti. Stiamo parlando di oltre 2 milioni di persone che rappresentano il 15% del PIL nazionale, che quotidianamente danno un contributo decisivo allo sviluppo del nostro Paese, un impegno che non è mai venuto meno anche in questi anni di difficile congiuntura”, questa la prima dichiarazione del neo eletto presidente dell’AdEPP, Alberto Oliveti, all’indomani dell’approvazione del comma 474, 821 con il passaggio al Senato,  contenuto nella Legge di stabilità che garantisce l’accesso ai Piani operativi regionali e nazionali del Fondo sociale europeo (Fse) e del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) anche ai liberi professionisti equiparandoli alle Piccole e medie imprese.

Un’equiparazione che, come ricorda Oliveti, è già avvenuta in sede europea grazie al lavoro svolto dall’Associazione degli enti previdenziali privati nel gruppo di lavoro “Bolstering the Business of Liberal Professions” durante la presidenza Camporese.

“La chiarificazione sul piano accesso ai fondi europei da parte dei liberi professionisti chiude un ciclo di impegno in cui Adepp è stata sicuramente protagonista – dichiara l’ex presidente AdEPP, Andrea Camporese – . Lo spazio economico internazionale, sempre più unificato, ci spinge ad essere all’altezza di una sfida che non dimentichi la grande storia delle professioni italiane e, allo stesso tempo, la declini nella modernità. Possiamo essere protagonisti, insieme al Governo e al Parlamento e ai colleghi degli altri Paesi, di un vero rilancio del valore intellettuale e materiale delle professioni”.

“I nostri professionisti – sottolinea Oliveti – dovranno affrontare la globalizzazione dei mercati e della libera circolazione delle idee che sarà sancita con l’attuazione della tessera professionale europea. L’accesso ai finanziamenti comunitari potrà supportarli per perseguire la formazione, lo sviluppo tecnologico e professionale necessari per vincere la sfida. La Camera ha fatto un passo decisivo  a favore dei professionisti che sono già in forte sofferenza rispetto ai colleghi stranieri. La tassazione subita e, fino a ieri, l’impossibilità di accedere ai finanziamenti, li poneva infatti in una situazione di svantaggio concorrenziale”.

Ad Oliveti fa eco il Vice presidente vicario AdEPP nonché presidente di Cassa Forense, Nunzio Luciano: “La decisione di mantenere all’interno della legge di stabilità, all’esame finale del Parlamento, la norma sui fondi dell’Unione europea per i professionisti rappresenta una scelta saggia e lungimirante – sostiene Luciano –  Sono state accolte le richieste fatte alla politica nei mesi scorsi con insistenza dall’Ente di previdenza e assistenza degli avvocati italiani, beneficiari del provvedimento insieme ad altri liberi professionisti, mettendo così questi ultimi in condizione di ricevere un aiuto concreto a fronte delle difficoltà quotidiane dovute alla crisi economica e alla significativa contrazione del reddito”.

Una realtà ben fotografata dal Quinto report sulla previdenza privata elaborato dal Centro studi AdEPP e presentato il 15 dicembre scorso.

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