Disoccupati, ancora un segno +

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Cattive notizie arrivano dall’Istat. Il tasso di disoccupazione a gennaio, infatti, è al 9,2%,il più alto dal 2004. A soffrire soprattutto i giovani,  pari al 31,1%, in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto a dicembre 2011. Cresce quello maschile credi 0,2 punti percentuali a gennaio, portandosi all’8,7%; mentre quello femminile segna una variazione positiva di 0,3 punti e si attesta al 9,9%.

E sul fronte, invece, occupazione? A gennaio scorso il numero di occupati registra una variazione dello 0,1% (+18 mila unità) rispetto a dicembre 2011. Il risultato positivo, secondo l’istituto di ricerca, interessa sia la componente maschile sia quella femminile. Nel confronto con l’anno precedente l’occupazione segnala una variazione pari allo 0,2% (+40 mila unità). L’aumento si può spiegare con una maggiore permanenza nell’occupazione dei lavoratori over 55 rispetto al passato. Un fenomeno che potrebbe derivare del restringimento delle possibilità di uscita per pensionamento. A riguardo si può immaginare che le nuove regole, scattate nel 2011 sulla finestra mobile, inizino a produrre i loro effetti