Bicamerale: Le Casse, risorsa per il rilancio del Paese. Agevolazioni fiscali e armonizzazione tassazione

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Approvata all’unanimità  la relazione sulle iniziative per l’utilizzo del risparmio previdenziale complementare a sostegno dello sviluppo dell’economia reale del Paese, nella quale si legge…..Il legislatore, per ovviare alla contrazione dei finanziamenti alle imprese, a prescindere dalle misure per incentivare gli istituti bancari ad aumentare il credito, deve favorire il reperimento di risorse finanziarie con modalità alternative rispetto al ricorso ai prestiti bancari. Il settore della previdenza complementare è essenziale in questa ottica”.

 “Alla Commissione appaiono auspicabili interventi per modificare taluni aspetti della normativa relativa ai Fondi Pensioni e alle Casse private, sia per incentivare il settore e favorire il consenso di tali soggetti previdenziali ad investire in iniziative di supporto all’economia reale, sia per convogliare tali risorse finanziarie verso iniziative di sviluppo che possano utilizzare il risparmio previdenziale”.

Via libera, quindi, a quanto più volte richiesto e rilanciato pubblicamente dal presidente dell’AdEPP, l’Associazione degli Enti di Previdenza privati, Andrea Camporese, ossia agevolazioni fiscali nonché l’armonizzazione della tassazione degli utili tra fondi pensione e Casse private .

Nel documento, inoltre, si lancia uno sguardo sull’Europa affermando che questa ..ha notevoli esigenze di finanziamento a lungo termine per favorire la crescita sostenibile, il tipo di crescita che aumenta la competitività e crea occupazione in modo intelligente, sostenibile e inclusivo. Il nostro sistema finanziario deve recuperare e aumentare la sua capacità di finanziamento dell’economia reale. Questo si applica sia alle banche che agli investitori istituzionali, come le imprese di assicurazione e i fondi pensione. Ma dobbiamo anche diversificare le fonti di finanziamento in Europa e migliorare l’accesso ai finanziamenti per le piccole e medie imprese, che rappresentano la spina dorsale dell’economia europea”.

E sulle norme sulle pensioni aziendali o professionali…. si rileva che “Tutte le società europee devono affrontare una duplice sfida: si tratta di approntare un quadro pensionistico che tenga conto dell’invecchiamento della popolazione e, nel contempo, di realizzare investimenti a lungo termine che favoriscano la crescita. I fondi pensionistici aziendali o professionali sono doppiamente coinvolti nella questione: dispongono di oltre 2500 miliardi di euro di attivi da gestire con  prospettive a lungo termine, mentre 75 milioni di europei dipendono in gran parte da loro per la propria pensione. La proposta legislativa di oggi permetterà di migliorare la governance e la trasparenza di tali fondi in Europa, migliorando quindi la stabilità finanziaria e promuovendo le attività transfrontaliere, per sviluppare ulteriormente i fondi pensionistici aziendali e professionali come imprescindibili investitori a lungo termine”.

In allegato la relazione