Vincere le sfide del nuovo mercato

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 “Vincere le sfide del nuovo mercato”

Questo il traguardo che il Presidente dell’AdEPP vuole raggiungere per accompagnare i professionisti in un’Europa che cambia e che chiede sempre più formazione e competitività

Conoscere le condizioni del mercato del lavoro professionale e le misure necessarie per rafforzare la capacità reddituale dei professionisti, monitorare i fattori che incidono sull’adeguatezza delle prestazioni previdenziali: queste le linee che hanno tracciato e tracciano tuttora il cammino che AdEPP ha intrapreso in questi anni, che l’ha portata ad avere un confronto continuo con l’Unione Europea e con le Amministrazioni regionali.
“Se i Paesi del nord Europa puntano a rafforzare l’active ageing – sottolinea il presidente dell’AdEPP, Andrea Camporese – noi abbiamo il problema di riuscire ad anticipare l’ingresso nel mercato del lavoro dei giovani professionisti, i quali, ad esempio, cominciano a guadagnare in maniera adeguata dopo i 40 anni. Una visione moderna, integrata e attiva del welfare non può, quindi, che non portare ad individuare tutti gli interventi e le risorse necessarie per allungare, mantenere, rafforzare la capacità reddituale dei professionisti, ed evitare quel gap contributivo che può incidere sull’adeguatezza delle prestazioni future”.
“Inoltre – denuncia Camporese – i bassi tassi di natalità, la maggiore libera circolazione dei servizi e del capitale umano dentro l’Unione europea e la femminilizzazione delle professioni richiedono regole e misure per fronteggiare i rischi e le problematiche derivanti da questi processi e per coglierne invece le potenzialità e opportunità. La femminilizzazione delle professioni, ad esempio, auspicabile in termini di pari opportunità, produce comunque un calo dei redditi per la presenza di un significativo gender pay gap anche nel nostro Paese”.
Quali allora le politiche da mettere in campo? Il Presidente dell’AdEPP non ha dubbi.
“Intanto – sostiene Camporese – abbiamo iniziato a collaborare con le autorità Nazionali e Regionali di gestione dei fondi comunitari per individuare misure in favore dei liberi professionisti, per rafforzare la loro “employability” e competitività, attraverso l’utilizzo dell’European social fund e dell’European Globalisation Adjustment Fund. Inoltre, insieme a Confprofessioni abbiamo sottoscritto un protocollo d’intesa con il Ministero del lavoro per attuare il programma “Garanzia giovani” anche in favore dei giovani professionisti, sia come dipendenti sia come lavoratori autonomi. C’è poi il tema dell’individuazione ed erogazione dei contributi alle imprese per la stabilizzazione dei lavoratori, i finanziamenti per stage, tirocini e i contratti di apprendistato ed infine, ma non per ultimo, la messa in campo di risorse per i programmi di formazione continua e rafforzamento delle competenze”