Stagisti, Bruxelles dice no allo sfruttamento

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L’European Youth Forum (Eyf), il più grande network europeo di associazioni giovanili ha deciso di presentare ai datori di lavoro la “Carta dello stage di qualità”. Secondo l’associazione, stage retribuiti, contrattualizzati e formativi sono la chiave per dire basta all’utilizzo di quella che dovrebbe essere un’esperienza formativa come un posto di lavoro non retribuito.

Secondo i dati della Commissione europea, infatti, solo un terzo degli stage fatti in Europa sono retribuiti e solo nel 35 per cento dei casi c’è un regolare contratto. Ecco allora la carta una vera e propria guida, realizzata dall’European Youth Forum (Eyf), in collaborazione con Abbvie, Adecco Group, Epaca, EUK Consulting, Microsoft e Titan Cement Group, dove si può leggere i consigli pratici rivolti ai datori di lavoro per garantire stage di qualità. Prima di tutto viene raccomandata una fase di preparazione, con una valutazione concreta del numero di stage che si possono offrire, la creazione di un contatto diretto con le istituzioni scolastiche (scuole ed università), la strutturazione dettagliata del programma di stage ed una selezione oculata dei profili di ragazzi a cui offrire un’opportunità di stage.

In secondo luogo, è necessario informare dettagliatamente i ragazzi dei propri compiti, predisporre una supervisione puntuale, assicurare che l’esperienza sia davvero formativa e prevedere un’equa compensazione. Infine, al termine dello stage, si consiglia di effettuare un’attenta valutazione dell’esperienza, registrare eventuali critiche e osservazioni e offrire una certificazione dello stage.

“Stage migliori sono un vantaggio concreto sia per i giovani sia per i datori di lavoro – ha detto Johanna Nyman, presidente dell’Eyf -. Purtroppo oggi troppo spesso gli stage sono considerati come opportunità di lavoro non retribuito”.