Itinerari Previdenziali pubblica il “Bilancio sul Sistema Italiano”

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Presentato, oggi a Roma, il secondo report sulla previdenza italiana….dal quale leggiamo:

….Uno dei fatti salienti del biennio in esame (2013/2014) è certamente la manovra congiunta tra l’aumento della tassazione sui rendimenti dei fondi pensione e delle Casse dei Liberi Professionisti e la possibilità di mettere il TFR in busta paga. Perché un sistema pensionistico nel suo complesso funzioni in un Paese maturo, occorre che ci sia una precondizione generale e almeno due presupposti fondamentali. Anzitutto, come precondizione, occorre che i decisori politici abbiano un progetto di welfare, cioè conoscano a fondo la situazione economica, di gettito fiscale/contributivo e demografica attuale e futura con proiezioni almeno a 50 anni (tutti dati assolutamente disponibili). Poi occorrono i due presupposti: a) incentivi alla previdenza complementare senza i quali è difficile far partire un sistema di welfare complementare sul modello beveridgiano; b) una costante ed efficace comunicazione e informazione sulla situazione pensionistica di tutti ed in particolare dei giovani post 1996. Senza queste precondizioni l’intero sistema del welfare nazionale potrebbe essere a rischio….

E veniamo ai dati contenuti nella ricerca targata Itinerari Previdenziali

Nel 2013 la spesa pensionistica complessiva (al netto della quota GIAS pari a 33,292 miliardi di euro) ha raggiunto l’importo di 214.567 milioni di euro, con un incremento dell’1,62% rispetto al 2012 (è stato + 3,3% 2012 su 2011 e + 6,2% 2011 su 2010). L’ammontare delle entrate contributive dalla produzione e dai trasferimenti GIAS e GPT per coperture figurative, sgravi e agevolazioni contributive (al netto dell’apporto dello Stato alle Gestioni dei Dipendenti Pubblici, fissato per il 2013 in 10.600 milioni di euro) ha raggiunto l’importo di 189.207 milioni di euro, in lieve flessione (-0,56%) rispetto al 2012 (+ 1,3% per il 2012 sul 2011 e + 2,5% per il 2011 sul 2010).

Il saldo tra entrate e uscite è negativo e il disavanzo complessivo di gestione ha raggiunto nel 2013 i 25,360 miliardi (+ 22% sul 2012) il che conferma il trend fortemente negativo che ha caratterizzato il periodo 2010/13 (disavanzo 2012 di 20,741 miliardi, + 26,6% rispetto al 2011 e disavanzo 2011 di 16,389 miliardi, + 26,3%rispetto ai 12,975 miliardi del 2010).

In allegato il Comunicato stampa e la Sintesi del report