Enpab chiuso il Bilancio 2014 con un patrimonio netto di oltre 88 milioni di euro

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Chiude in positivo il bilancio consuntivo dell’Enpab che evidenzia un patrimonio netto pari ad € 88.457.474, con un incremento del 21% e un utile d’esercizio di € 16.455.225.

Il gettito del contributo integrativo nel 2014 è stato di 6.720.765 euro di cui spesi solo 3.134.642. La differenza, pari a 3.586.123, è stata accantonata al fondo spese di amministrazione che, assieme  ai maggiori rendimenti ottenuti dagli investimenti dell’Ente, costituisce il patrimonio netto dell’Enpab.

 

La gestione finanziaria

Anche la gestione finanziaria ha dato risultati più che lusinghieri, raggiungendo un rendimento del 3,76 % al netto degli oneri finanziari, pari ad euro 16.636.296.

Le leggi vigenti impediscono all’Ente di utilizzare il patrimonio netto per incrementare le pensioni degli iscritti, ma assieme a tutte le altre casse di previdenza riunite nell’ Adepp  si sta lavorando affinché ciò possa accadere, così come si stanno studiando altri  percorsi che  possano rendere più adeguate le prestazioni previdenziali fortemente penalizzate dal sistema contributivo di erogazione delle pensioni.

Un risultato più che soddisfacente se si pensa che l’Ente nel 2014 ha sostenuto maggiori costi per il personale. Il 2014 è stato infatti il primo anno di effettivo compimento della Direzione generale e dell’adeguamento ed aggiornamento dei livelli professionali  dei dipendenti.

 

Le politiche previdenziali e di welfare

L’Enpab ha sempre creduto nell’importanza della funzione istituzionale, di assistere il Biologo libero professionista, collegata ai positivi riflessi previdenziali e alle iniziative a sostegno e sviluppo della libera professione.

Per questa ragione ha investito nella “formazione”, mirata a un reale sbocco occupazionale, ed al conseguimento di borse di studio e di tirocini pratici per favorire una formazione specifica e specialistica che agevoli la stessa occupazione, senza mai trascurare l’importanza di una cultura  previdenziale quale condizione principe per l’accrescimento  della consapevolezza e responsabilità individuale del il futuro pensionistico.

In questa direzione vanno la convenzione realizzata con GVM per il progetto” biologi in clinica”, la convenzione stipulata con l’accademia internazionale di scienze forensi per il progetto” biologo forense”, l’accordo stipulato con il Miur per il progetto “biologi nelle scuole”, la realizzazione della seconda edizione della giornata nazionale del biologo nutrizionista in piazza, la creazione della piattaforma telematica Enpab tv, l’osservatorio sulla professione.

Tutti progetti i cui benefici sono ricaduti e ricadranno sull’intera popolazione dei Biologi Enpab.

 

Anche l’assistenza è stata ampliata  nel 2014 con:

Assistenza fiscale, Dichiarazione dei redditi gratuita per i colleghi del regime dei minimi, contributo di paternità, pacchetto maternità, contributo corsi di specializzazione, contributo libri di testo per figli di Biologi Enpab, contributo asili nido.

 

La gestione contributiva

Le Biologhe iscritte all’ENPAB rappresentano  il 71%  della categoria; di esse il 57%  ha un’età compresa tra i 30 ed i 45 anni, molto giovane quindi, mentre la fascia di età maggiormente rappresentata tra gli uomini è quella tra i 55  ed i 70 anni.

Risalta ancora la differenza sostanziale di reddito medio tra uomini (25.040 euro) e donne (16.540).  Dato di estrema gravità, che dimostra in modo lampante come la parità professionale tra i sessi è ben lungi dall’essere stata raggiunta.

 

Il bilancio è disponibile sul sito dell’ente www.enpab.it.