Non si fa attendere la risposta del Sottosegretario al lavoro al collega della Presidenza del Consiglio, Vito Crimi, che attraverso i media aveva definito scorretto l’emendamento presentato (reso inammissibile) sull’ampliamento della platea degli iscritti all’Inpgi: “E’ il Ministero del lavoro deputato alla trattativa sulle Casse previdenziali”.
Un gioco di deleghe visto che il sottosegretario Crimi ha la delega all’editoria e il sottosegretario Durigon alla previdenza? Certo è che la questione INPGI è tutta “previdenziale” così come veniva trattata nel “decretone” come ricorda la Presidente dell’INPGI, Marina Macelloni.
Di fatto Durigon rilancia e annuncia che “Ricevute le segnalazioni da parte dell’Adepp, è necessario stringere un accordo fin da subito per trovare soluzioni, non solo per l’Inpg. Apriremo fin da subito il confronto, nel quale un altro obiettivo condiviso con l’associazione delle casse è la creazione di un fondo di solidarietà tra casse”.
“Sempre sul piano tecnico oltre alla questione dell’Inpgi – sottoliena ancora il Sottosegretario – c’è anche il regolamento per l’attuazione delle attività finanziarie delle Casse: l’economia reale deve essere un obiettivo sul quale le casse devono poter investire ma nello stesso tempo è impensabile che qualcuno possa ipotizzare di speculare sulla previdenza dei lavoratori”.