L’Italia e il futuro. Istat. Nulla di buono sotto il sole

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“Nel 2019 il prodotto interno lordo è previsto crescere dello 0,3% in termini reali, in deciso rallentamento rispetto all’anno precedente”, è quanto emerge dal rapporto Istat pubblicato il 22 maggio (in allegato la versione integrale).

Secondo l’istituto di ricerca “nell’anno corrente, la domanda interna al netto delle scorte fornirebbe l’unico contributo positivo alla crescita del Pil (0,3 punti percentuali), mentre l’apporto della domanda estera netta e quello della variazione delle scorte risulterebbero nulli”.

Ma non solo.

Nell’anno in corso, il processo di ricostituzione dello stock di capitale rallenterebbe in misura significativa. La riduzione coinvolgerebbe sia gli investimenti in macchinari e attrezzature sia quelli in costruzioni. La decelerazione dei ritmi produttivi inciderebbe anche sul mercato del lavoro. Nel 2019 si prevede che l’occupazione rimanga sui livelli dell’anno precedente (+0,1%) mentre si registrerebbe un lieve aumento del tasso di disoccupazione (10,8%).

Per quanto riguarda le retribuzioni lorde per unità di lavoro dipendente dovrebbere toccare a malapena il +0,9 per cento.

“L’attuale scenario di previsione è caratterizzato – conclude l’Istat -da alcuni rischi al ribasso rappresentati da una ulteriore moderazione del commercio internazionale e da un possibile peggioramento delle condizioni creditizie legato all’aumento dell’incertezza e all’evoluzione negativa degli scenari politici ed economici internazionali”.