Aspi e Casse. I punti da chiarire

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Intervistato dall’agenzia Ansa il Presidente Oliveti ha sottolineato che l’investimento in Autostrade per l’Italia è “coerente per obiettivo finanziario ed utilità per il Paese con quanto fanno le Casse di previdenza”, tuttavia, prima di intraprendere tale strada, bisogna “valutare l’effettivo scollegamento col pregresso (Atlantia, ndr)”, occorre vi sia “un’aspettativa di remunerazione del capitale appostato, mediante flussi cedolari periodici”, e “va chiarita la questione della ‘governance’, perché la politica sta pensando di entrarvi con Cassa depositi e prestiti (Cdp), che è un ibrido, visto che vive di risparmio postale ed è partecipata dal ministero dell’Economia”, e ciò, “essendo a cavallo tra pubblico e privato, può esser un vantaggio ed uno svantaggio”.

Dello stesso avviso è il Presidente di Cassa Forense che sottolinea “ci troviamo in una fase iniziale dell’operazione, in cui mi sembra vi siano ancora tante cose da chiarire” e Nunzio Luciano ricorda “il patrimonio della Cassa che presiedo è di oltre 13 miliardi di euro, più del 50% è già investito nel nostro Paese, e la percentuale è destinata ad aumentare, tenendo, però, sempre presente l’interesse preminente dei professionisti iscritti che rappresentiamo”.

Per il Presidente Giuseppe Santoro  “Inarcassa è come sempre disponibile a valutare in maniera professionale ogni opportunità di investimento. Con riferimento all’eventuale iniziativa di F2i sul progetto Aspi, qualora venisse presentata una valida opportunità, ne discuteremo in Consiglio di amministrazione”.

“Bisogna tuttavia convenire su un concetto fondamentale: non possiamo fare investimenti sulla scia dell’emotività – sostiene Santoro –  Pertanto, pur non volendo salvacondotti, chiediamo un segnale immediato affinché le Casse di previdenza privatizzate non siano soltanto utilizzate ‘ad hoc’ quando serve, ma siano altresì considerate nella loro alta capacità di reazione e di lealtà istituzionale. Ruolo responsabile di partner, e non di mero finanziatore. Abbiamo un patrimonio che oggi supera gli 11 miliardi di euro, di cui oltre il 40% è investito, nelle sue diverse tipologie, nelle attività finanziarie domestiche. In particolare nelle iniziative a sostegno dell’economia reale sono dedicati oltre 500 milioni, tra ‘private equity’, ‘private debt’ e infrastrutture tra cui Arpinge (la società per investimenti in infrastrutture di Inarcassa, dell’Ente previdenziale dei periti industriali, l’Eppi, e della Cassa geometri, ndr) e la stessa F2i”.

“E, poiché il patrimonio assicura la tenuta del sistema e rappresenta la cerniera ideale che lega le diverse generazioni, l’obiettivo non può essere solo la massimizzazione dei rendimenti in senso assoluto ma, piuttosto – conclude il Presidente di Inarcassa – la ricerca di una redditività che sia il più costante possibile nel tempo, a garanzia della stabilità dei ritorni pensionistici”.