Dalla scuola ai commercialisti la piazza sarà ancora una volta il luogo dello scontro/incontro tra Governo e lavoratori, professionisti compresi
Se da una parte, infatti, l’agenzia di stampa Ansa scrive che “i sindacati della scuola Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Snals Confsal e Gilda Unams prenderanno parte alla manifestazione indetta dal Comitato “Priorità alla scuola” che si terrà sabato 26 settembre a Roma, per riaffermare il ruolo centrale e prioritario della scuola e della conoscenza come condizione di crescita del Paese e per denunciare ritardi e incertezze che accompagnano l’avvio dell’anno scolastico”, dall’altra sono gli ordini dei commercialisti ed esperti contabili a trovare spazio su agenzie e quotidiani annunciando, anche loro, lo sciopero dal 15 al 22 settembre a meno che…. a meno che l’incontro avuto nei giorni scorsi con i componenti della Commissione Bilancio del senato non porti i frutti sperati.
“Sindacati commercialisti, atti concreti per revocare sciopero” titola l’Ansa che scrive “Un ripensamento sullo sciopero della categoria indetto dal 14 al 22 settembre? “Soltanto in presenza di atti concreti” da parte del governo. E’ la risposta che i presidenti sindacati dei commercialisti Anc e Ungdcec Marco Cuchel e Matteo De Lise danno all’ANSA, a seguito dei ‘faccia a faccia’ di oggi, a palazzo Madama, quando sono stati ascoltati, insieme ai vertici del Consiglio nazionale, dalla Consulta dei parlamentari commercialisti (l’organismo coordinato dal senatore di FdI Andrea de Bertoldi che raggruppa esponenti di ogni partito politico, uniti dalla medesima attività professionale, ndr) e, poi, ricevuti dal numero uno della commissione Finanze del Senato Luciano D’Alfonso (Pd)”.
“Tra le ipotesi emerse dai colloqui – scrive ancora l’Ansa – fanno sapere le associazioni di categoria, quella di poter ottenere una moratoria sulle sanzioni per i versamenti fiscali effettuati in ritardo, entro il 30 settembre, nonché l’istituzione di un tavolo tecnico permanente, che veda i commercialisti “attori protagonisti” del piano di riforma del sistema fiscale e della giustizia tributaria. Per Cuchel lo stop alle sanzioni per i ritardati pagamenti, “per noi che avevamo chiesto la proroga dei versamenti al 30 settembre, a causa delle difficoltà che professionisti e clienti hanno avuto a causa dell’emergenza Covid-19, sarebbe un atto dovuto”, e “non sufficiente a fermare l’agitazione”. A giudizio di De Lise, qualora le due iniziative ventilate venissero realizzate in tempo brevi “ci si potrebbe pensare, ma allo stato attuale lo sciopero resta confermato, così come la manifestazione dei commercialisti in piazza, a Roma, il 15 settembre”, conclude”.
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