Puglisi, Lavoro “Detassazione e rivedere sostenibilità a 50 anni”

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“E’ una strada da valutare” per la Sottosegretaria al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Francesca Puglisi che, nel suo intervento durante la presentazione del “I Rapporto AdEPP sul Welfare, ha sottolineato come “i 509 milioni di euro spesi per il welfare sono un fatto di utilità sociale e non un fatto privato delle Casse”.

L’intervento della Sottosegretaria

Un ringraziamento per l’invito ma soprattutto per il grande lavoro che avete fatto al servizio dei vostri iscritti. Nella fase del lockdown, in questa fase drammatica dovuta alla pandemia.

Aver potuto contare come Ministero del lavoro sulla vostra collaborazione ha permesso di erogare il contributo che il Governo ha stanziato per i lavoratori e lavoratrici autonome in modo celere e puntuale.

La crisi non è finita qui, è una crisi globale che si protrarrà probabilmente fino al 2021. Siamo consapevoli di dover rispondere ai bisogni di un Paese e nel vostro caso della platea dei lavoratori e delle lavoratrici autonomi che sta cambiando in modo profondo da un punto di vista anche demografico.

Il Governo sta mettendo in campo politiche che servono anche ad invertire il trend, per far si che le culle tornino a riempirsi, ma sappiamo anche dell’enorme allungamento delle aspettative di vita che comunque impatta anche dal punto di vista previdenziale.

Sappiamo bene le difficoltà che i liberi professionisti giovani o donne hanno e su questo ribadisco la collaborazione comune dal punto di vista anche delle politiche per colmare i gap e per incrementare il lavoro di cura che va di pari passo con l’evoluzione normativa.

Le libere professioniste continueranno a versare meno di quanto fanno i loro colleghi e questo le condanna poi a un futuro previdenziale povero. Questo non può non essere un momento di riflessione comune. responsabilità del Governo e riflessione su vostre proposte.

Sollecitata da AdEPP ho condiviso anche con la Ministra Catalfo (Nunzia Catalfo Ministro del Lavoro) l’esigenza anche con gli altri ministeri di insediare un tavolo interministeriale per lavorare insieme e per approfondire insieme i testi che ci avete posto, ossia autonomia, sostegno alle vostre prestazioni di welfare che significa utilità sociale.

Allo stesso tempo il vostro enorme, consistente patrimonio che è in continua crescita può contribuire, in questa fase nella quale stiamo riprogettando anche le infrastrutture del Paese, un possibile lavoro comune per sostenere gli asset strategici del Paese.

La stessa Europa ha sottolineato che le risorse del Recovery fund devono essere volano di sviluppo con la collaborazione tra pubblico e privato.

I soldi che il Governo italiano investirà possono essere volano e fare da effetto moltiplicatore da un punto di vista economico.

Ovviamente ci deve essere una sostenibilità nel recovery found. Valuteremo anche con il Mef se la sostenibilità a 50 anni ha ancora un senso dal punto di vista attuariale e progettuale quindi forme di detassazione su investimenti su asset strategici del Paese e reinvestita in forme di sostegno ai vostri iscritti per il welfare penso che possa essere una strada da valutare insieme per il bene degli iscritti e del Paese.

La ricchezza non è mai un fatto individuale ma collettivo. Se c’è benessere anzitutto c’è anche un risparmio da parte dello Stato  su successivi interventi su persone che sono costrette a cessare le proprie attività e ricadono di nuovo sotto l’ombrello dello Stato per essere sostenute.

Avviamo un percorso che deve essere rapido perchè il tempo è adesso, lavoreremo insieme nel rispetto dell’esercizio dell’autonomia, delle nostre funzioni di vigilanza ma anche della vostra mission istitutiva.