Emilia-Romagna. Al via il team “Intelligenza Artificiale  

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Algoritmi che consentono di prevedere l’andamento futuro di un determinato fenomeno. Agenti software in grado di eseguire azioni o erogare servizi. Robot capaci di muoversi senza l’intervento umano. Sono molteplici i campi d’applicazione dell’Intelligenza Artificiale (AI), disciplina di grande attualità destinata a trasformare sempre più la relazione tra persone e tecnologia, in una moltitudine di ambiti economici, pubblici e privati.

Ed è proprio in quest’ottica che nascein Emilia-Romagna, uno specifico gruppo di lavoro la cui costituzione è stata formalizzata con una delibera nell’ultima seduta della Giunta regionale.

Si chiama “Intelligenza Artificiale Emilia-Romagna” e ha una duplice finalità: valutare il potenziale che già esiste sul territorio e la possibilità di realizzare un’infrastruttura di ricerca da candidare nell’ambito della “Strategia italiana per l’Intelligenza Artificiale”, che coinvolga tutte le Università con sede in regione, le altre realtà significative in quest’ambito e valuti potenziali collaborazioni interregionali.

Il gruppo di lavoro: componenti e coordinamento

Il gruppo di lavoro sarà costituito dai referenti delle Università regionali, nello specifico dai professori Rita Cucchiara (Università degli studi di Modena e Reggio Emilia) – che sarà anche coordinatrice –, Franco Zambonelli (Università degli studi di Modena e Reggio Emilia), Antonino Rotolo (Alma Mater Studiorum – Università di Bologna), Michela Milano (Alma Mater Studiorum – Università di Bologna), Evelina Lamma (Università degli studi di Ferrara), Fabrizio Riguzzi (Università degli studi di Ferrara), Federico Bergenti (Università degli studi di Parma) e Andrea Prati (Università degli studi di Parma).

Nel corso delle proprie attività, il gruppo potrà avvalersi delle competenze della Direzione generale Economia della Conoscenza, del Lavoro, dell’Impresa (Regione Emilia-Romagna) e della società consortile ART-ER scpa Attrattività Ricerca Territorio.