Neo Presidente Marzolla “Questo è e sarà Enasarco”

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“Il mio Enasarco? È quello degli agenti di commercio” risponde così il neo presidente di Enasarco Antonello Marzolla che in una lunga intervista a Il Sole 24 Ore, rilanciata da agenzie di stampa e siti on line,  traccia il nuovo cammino ribadendo che l’Ente che immagina “non è, lo dico con forza, l’Enasarco opaco degli affari in Vaticano, San Marino, Principato di Monaco o altri paradisi, fiscali e non… Purtroppo è capitato in passato che vi fosse una certa permeabilità a certi affari, ma ormai sono alle nostre spalle”.

“Abbiamo una squadra forte e compatta, composta dai sindacati degli agenti Fnaarc e Usarci, da Cgil, Cisl, Uil e Ugl e da Confindustria, Confcommercio, Confapi, Confcooperative e Cna. Con i vicepresidenti Leonardo Catarci ed Emanuele Orsini – aggiunge Marzolla – abbiamo le stesse idee e la stessa voglia di segnare la svolta, sappiamo bene che gli agenti sono il core business di Enasarco e che il benessere dei nostri iscritti si compenetra con quello delle imprese che essi rappresentano”.

E alla domanda “Quali sono le richieste imprescindibili agli interlocutori pubblici?” il Presidente risponde Due temi concreti e chiari innanzitutto: un intervento reale come la detraibilità totale dell’auto, strumento fondamentale e indispensabile per la produzione del reddito dell’agente, e la doppia patente professionale, quella che hanno tutti coloro che lavorano nella mobilità meno, guarda caso, proprio gli agenti di commercio. E poi un lavoro più strategico: dobbiamo affrontare la questione del commercio elettronico, che la pandemia stessa ha aiutato a crescere. Non posso chiedere i contributi ad Amazon, ma a chi intermedia il negozio con il colosso di Bezos o con Alibaba sì: la legge prevede che ci sia un contratto di agenzia per chi cattivo nella promozione di prodotti e nella conclusione di contratti di vendita e dobbiamo fare in modo che essa venga applicata anche all’e-commerce. Si tratta di uno snodo importante non solo per seguire lo sviluppo del commercio moderno ma anche per ampliare la nostra platea di iscritti”.

Poi c’è il rapporto tra l’Ente e gli iscritti. Anche qui Marzolla traccia un nuovo camminoDobbiamo annullare le distanze tra i nostri associati e le nostre strutture dì servizio, con un grande sforzo in termini di semplificazione, trasparenza e risposte in tempi brevi in modo che l’agente possa avere in ogni momento sotto mano la propria situazione contributiva e pensionistica e l’entità del suo Firr, il trattamento di fine rapporto. A questo momento delicatissimo per l’economia del Paese, tra chiusure imposte dal virus, limitazioni alla mobilità e gravi difficoltà del commercio dobbiamo poterne anticipare una parte, nei limiti delle risorse che possiamo mobilitare per venire incontro a chi, non per sua colpa ma per ragioni oggettive, non ha potuto lavorare come al solito e ha bisogno di sostegno. Allo stesso modo dobbiamo utilizzare il fondo di assistenza”.

Dobbiamo assicurare le pensioni, ogni mese, dando la sicurezza che anche le nuove generazioni le riceveranno, non a caso siamo un ente che può pagare le pensioni per cinque anni consecutivi senza incassare contributi e ha un bilancio prospettico a 50 anni in utile. E dobbiamo farlo insieme ad una soglia adeguata di servizio sociale e di welfare che Enasarco può e deve assicurare. Con la mia squadra lavoro ad un ente amico, semplice, diretto ed efficace”.

Cambierete le scelte di investimento del patrimonio o continuerete a privilegiare il settore immobiliare? Chiede infine il giornalista.

“Sono convinto – conclude il neo presidente – che l’Enasarco degli agenti non possa che rivolgere la sua attenzione all’economia reale, alle imprese che funzionano e che vanno aiutate a crescere, in una politica coerente con gli interessi del Paese. Questo significa anche diminuire l’esposizione nell’immobiliare, oggi troppo alta rispetto agli altri investimenti, e comunque agire attraverso investitori professionali ad alto rating certificato. E avviare contatti con le Università per progetti di alto valore”.