Al via l’esonero contributivo per le assunzioni di donne

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La Legge di bilancio ha ampliato al 100% l’esonero contributivo per le assunzioni con contratti a tempo indeterminato di donne disoccupate  o trasformazioni di contratti a termine. Con la legge Fornero del 2012 l’esonero previsto era invece al 50%.

Anche i professionisti che assumono donne prive di impiego o con un contratto “da trasformare”  possono, quindi, fruire di sgravi su contributi previdenziali e premi INAIL pari al 100% nel rispetto della soglia massima però di 6.000 euro annui.

La lavoratrice assunta deve essere disoccupata da almeno 24 mesi o da 12 se  è un over 50 a meno ché non sia residente in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia o Sardegna. In questo caso non c’è limite di età e i mesi di disoccupazione devono essere almeno sei.

Anche le assunzioni a tempo determinato sono incentivate, ma in questo caso si applica l’agevolazione originaria, ovvero la decontribuzione al 50%, fino a un tetto di 6mila euro annui, per 12 mesi.