La Commissione europea ha presentato il 27 gennaio il “Libro Verde sugli effetti dell’invecchiamento demografico” con cui avvia il dibattito politico sulle sfide e le opportunità di una società che invecchia e nel quale descrive i possibili effetti futuri della tendenza demografica avversa nell’UE sia campo economico che sociale. Parte sempre oggi la Consultazione pubblica sulla proposta di Libro Verde che rimarrà aperta fino al 21 aprile 2021.
Con l’attuale Commissione la demografia è assurta a priorità nell’agenda politica dell’UE. Nella relazione sull’impatto dei cambiamenti demografici pubblicata a giugno 2020, la Commissione ha rilevato come negli ultimi cinquanta anni l’aspettativa di vita alla nascita è aumentata di circa 10 anni sia per gli uomini che per le donne. Il Libro Verde sull’invecchiamento demografico rappresenta il primo step programmatico derivante dalla relazione. A questo approfondimento seguirà un’analisi delle prospettive di lungo periodo per le zone rurali che analizzerà in particolare la questione dello spopolamento.
Nell’inquadrare il dibattito sull’evoluzione demografica nella società europea, il Libro Verde ne indica velocità e portata, nonché i possibili effetti negativi sulle diverse politiche dell’Unione (e degli Stati membri). Nel testo si analizzano e avanzano proposte sulla necessità di promuovere stili di vita sani, l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita, il rafforzamento dei sistemi sanitari e assistenziali. Ciò al fine di poter rispondere ai bisogni di una popolazione sempre più anziana.
La sostenibilità dei sistemi di welfare e pensionistici è uno dei temi più “caldi” del Libro Verde, che rileva la necessità di favorire l’aumento della forza lavoro e, al contempo, di creare nuova occupazione rafforzando la solidarietà intergenerazionale, in particolare, se si considerano gli effetti dell’invecchiamento demografico su carriera, benessere, pensioni, protezione sociale e produttività degli europei.
Il Libro Verde riporta alcune proiezioni sui prossimi decenni con un aumento degli ultrasessantacinquenni do oltre 10 punti percentuali entro il 2070 (oggi rappresentano il 20% della popolazione dell’UE) e degli ultraottantenni che dovrebbero più che raddoppiare venendo a rappresentare nel 2020 ben il 13% della popolazione europea. Secondo le previsioni della Commissione aumenterà il numero delle persone bisognose di assistenza a lungo termine (dai 19,5 milioni del 2016 ai 23,6 milioni nel 2030, per toccare 30,5 milioni nel 2050).
La Commissaria, Dubravka Šuica, Vicepresidente della Commissione competente per la Democrazia e la demografia, ha dichiarato: “Viviamo più a lungo delle generazioni che ci hanno preceduto, e in migliore salute: è uno dei successi e dei punti di forza della nostra economia sociale di mercato, ma anche l’origine di nuove sfide e nuove opportunità che non possiamo trascurare. Il Libro verde dà avvio a un dibattito sul modo in cui sfruttare al meglio le potenzialità di una popolazione che invecchia, coi propulsori d’innovazione che comporta e con le risposte che esige dalla politica.”
La consultazione pubblica, aperta ai cittadini e alle organizzazioni di tutti gli Stati membri (compresi i livelli regionale e locale), mira a raccogliere opinioni e proposte che aiuteranno la Commissione a vagliare le possibili politiche a supporto degli Stati membri e delle regioni nelle iniziative locali di contrasto all’invecchiamento demografico.