Il Mattinale AdEPP – Domenica 28 Marzo 2021

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PRIME PAGINE
Tensione sulle chiusure (Corriere). Salvini insiste. Draghi pronto a rivedere le misure solo sei i dati migliorano. “Estate con il pass vaccinale”(Messaggero). Intervista al ministro Speranza: “A settembre immunizzati tutti coloro che lo chiedono”. Draghi, altolà alle Regioni sui lockdown e lo Sputnik (Stampa). Campagna vaccinale in ritardo, ancora 8 milioni di anziani senza iniezione. Corsa al vaccino italiano (Repubblica). ReiThera, biotech a sud di Roma, sta completando la fase2 dei test. Obiettivo 20 milioni di dosi in autunno destinate solo al nostro Paese. Colloqui tra il ministero della Salute e la multinazionale Gsk per l’uso degli stabilimenti di Siena.
Scontro nel Pd, Madia: “Serracchiani raccomandata da Delrio” (QN). Sondaggio: la questione femminile non esiste per metà delle donne.
Esteri. Spari sulla folla in Birmania, più di cento vittime (Corriere). Birmania, un giorno di massacri: i militari sparano sui bambini (Repubblica).
Economia. Smart working, resta per 5,3 milioni (Sole). Per le aziende è scudo anti-Covid. Si consolidano le intese nelle imprese. Lavoro e Salute, protocolli aggiornati. Atlantia, slitta la proposta di Cdp per l’88% di Autostrade: atteso oggi il nuovo Cda (Sole). Serie A-diritti tv. «Lo streaming di Dazn riporterà la platea del calcio agli anni d’oro» (Sole).

ADEPP
Sul capitolo “Pensioni” parte dalla Cassa forense un ricorso sulle regole della segnalazioni della Covip: secondo una nota, tutto inizia con la circolare del 15 gennaio 2021 della Commissione che pubblica anche il manuale delle segnalazioni statistiche e di vigilanza degli Enti previdenziali e che secondo Nunzio Luciano, presidente di Cassa forense, stabilisce «un sistema di trasmissione estremamente capillare anche a livello aggregato e di singolo strumento di investimento, non va nella direzione giusta, e rischia di vanificare gli sforzi delle Casse, in termini di investimenti e stimoli alla crescita del sistema Paese» (studiocataldi.it).

PROFESSIONI SCENARIO
Tra le ipotesi della futura legge per l’obbligo vaccinale per i sanitari che rifiutano il siero potrebbero rientrare la sospensione dal lavoro fino all’extrema ratio del licenziamento: «Da tempo didamo che senza la vaccinazione anti-Covid non si può lavorare in corsia, i medici hanno un codice deontologico che su questo tema va rispettato, inoltre c’è la legge sulla sicurezza nei luoghi di lavoro che prevede che il professionista può essere obbligato a vaccinarsi», spiega Filippo Anelli presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (intervistato a tal proposito da Stampa p.4). Favorevole anche Carlo Palermo, segretario nazionale Anaao Assomed, il sindacato dei medici ospedalieri, che però si dice «contrario» al licenziamento: «La pandemia è un evento transitorio e in futuro le condizioni epidemiche cambieranno quindi sarebbe una misura estrema con qualche dubbio di legittimità» (Sole p.6, Repubblica e QN p.4).

«Per vaccinare ci tagliano la pensione»: è il problema lamentato da Luigi Bagnoli, presidente dell’Ordine dei medici di Bologna, nell’intervista su QN (p.4). «Ovvio che se vengono poste difficoltà di questo genere non si riesce a ottenere la partecipazione dei medici in pensione. La legge non è comprensibile: l’unica spiegazione è nell’eccesso di burocrazia in Italia».