L’Inpgi ha una riserva tecnica per pagare due annualità delle attuali pensioni e una liquidità che si sta velocemente consumando. Il 2020 si è chiuso con un bilancio in disavanzo di 242 milioni. La scadenza del 30 giugno, termine ultimo dello scudo al commissariamento, si sta avvicinando. Il problema dei conti dell’Istituto è strutturale e ha soprattutto a che fare con il mercato del lavoro e le sue dinamiche: l’Inpgi si è fatto carico negli anni dei trattamenti pensionistici e degli ammortizzatori sociali dei giornalisti, sostenendo il settore dell’editoria nella crisi più profonda che abbia mai attraversato.
A febbraio 2020, il Governo ha attivato un tavolo politico per trovare una soluzione condivisa allo squilibrio strutturale dei conti, coinvolgendo i Ministeri vigilanti del Lavoro e dell’Economia, ma al momento non risultano fissati nuovi incontri. Il Cda dell’Inpgi si appella al Presidente del Consiglio, Mario Draghi, perché riattivi subito il tavolo politico, unica sede titolata, nella sua pluralità, a trovare una soluzione strutturale e condivisa per la sostenibilità del sistema previdenziale dei giornalisti italiani”.