Rapporto Occupazione e sviluppi sociali in Europa 2022. Giovani e donne i più colpiti dalla pandemia

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Il 12 luglio la Commissione europea ha pubblicato l’edizione 2022 del Rapporto sull’occupazione e gli sviluppi sociali in Europa (ESDE). Il documento evidenzia come proprio i giovani siano i più colpiti dalla pandemia.

Per loro, infatti, è difficile trovare un lavoro dopo la scuola, l’università o la formazione e quando vengono assunti hanno contratti a tempo determinato. Ma non solo. A conferma di quanto succede anche nel nostro Paese il gap di genere è una realtà. “Quando iniziano la loro carriera – sottolinea la Commissione –  le giovani donne nell’UE guadagnano in media il 7,2% in meno rispetto ai loro colleghi uomini, un divario che aumenta con l’età. A livello dell’UE, solo una piccola parte di questo divario – 0,5 punti percentuali – deriva dai risultati scolastici, dalle scelte occupazionali, dalle esperienze lavorative e dal tipo di contratto di lavoro delle donne.”

Ma la sfida maggiore non riguarda solo le donne. Il background  socioeconomico ha un peso considerevole. I giovani in possesso di un diploma di scuola secondaria di secondo livello hanno il 19 per cento di probabilità in meno di trovarsi in una situazione in cui non lavorano e non seguono un percorso di istruzione o formazione (NEET) rispetto ai loro coetanei  con un livello di istruzione inferiore. Per quelli con istruzione terziaria, il  rischio è addirittura inferiore di 28 punti percentuali. Ancora meno probabile che i giovani provenienti da un contesto svantaggiato riescano ad ottenere un lavoro, o a conseguire un titolo di studi o una qualifica professionale.

Le sfide per i giovani dal lavoro al reddito

“I giovani con meno di 30 anni – si legge nel rapporto – devono ancora affrontare sfide significative per trovare un lavoro o per trovare un lavoro che corrisponda alle loro capacità ed esperienze. Sebbene la disoccupazione giovanile sia diminuita nel 2021, in particolare verso la fine dell’anno, è rimasta di 1 p.p. superiore rispetto a prima della pandemia (2019). Tra i lavoratori, quasi 1 giovane su 2 (45,9%) aveva un contratto a tempo determinato, rispetto al rapporto 1 a 10 degli altri lavorarori (10,2%)”.

“In media, i giovani hanno maggiori probabilità di affrontare una situazione sociale e finanziaria difficile. Già prima della pandemia, il reddito da lavoro dei giovani era più volatile rispetto a quello dei lavoratori più anziani. Le famiglie di giovani hanno sperimentato nella crisi pandemica una maggiore povertà, anche se con differenze marcate tra i paesi dell’UE. I giovani hanno avuto più difficoltà a far fronte alle proprie spese quotidiane, come quelle per le utenze e l’affitto, con il 61% di essi preoccupato al pensiero di poter trovare o mantenere un alloggio adeguato nei prossimi dieci anni”.

Il contesto
Il Rapporto sull’occupazione e sugli sviluppi sociali in Europa è realizzato annualmente  dalla DG Occupazione, affari  sociali e inclusione della Commissione europea. Fornisce un’analisi economica aggiornata dell’occupazione e delle tendenze sociali in Europa e presenta alcune possibili opzioni politiche.
È la relazione analitica di punta della Commissione europea nel settore dell’occupazione e degli affari sociali, prevista dagli articoli 151, 159 e 161 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE).

Per una lettura approfondita è possibile consultare il Rapporto e le tavole dati al seguente link
https://ec.europa.eu/social/main.jsp?langId=en&catId=89&newsId=10330