Ecofin. Sostenibilità di bilancio. Alcuni Stati a rischio

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Il Consiglio europeo ha adottato, il 12 luglio scorso, le conclusioni concernenti la relazione 2021 sulla sostenibilità di bilancio sottolineando che “diversi Stati membri sono esposti ad alti rischi, principalmente a causa di incrementi nelle proiezioni dei costi legati all’invecchiamento della popolazione e, in alcuni casi, a causa di vulnerabilità connesse agli elevati livelli di debito pubblico”.

Agli Stati membri il Consiglio chiede “di portare avanti, nell’orizzonte temporale successivo al 2023, una politica di bilancio volta a conseguire posizioni di bilancio prudenti nel medio periodo e a garantire una riduzione credibile e graduale del debito nonché la sostenibilità di bilancio a medio termine, attraverso un risanamento progressivo, investimenti e riforme che siano in linea con le raccomandazioni specifiche per paese“.

La previsione e correzione degli “squilibri macroeconomici che ostacolano il corretto funzionamento delle economie degli Stati membri, dell’Unione economica e monetaria o dell’intera economia dell’Unione europea” è essenziale. A tal fine è necessario che i diversi paesi membri mettano in campo politiche e azioni mirate al “rafforzamento della crescita” e concentrate “sulla solidità delle finanze pubbliche, anche mediante la riforma dei sistemi pensionistici, sanitari e di assistenza a lungo termine, e sulla garanzia della stabilità macro finanziaria”.

LE CONCLUSIONI DEL CONSIGLIO

L’ECOFIN ha accolto con favore la relazione 2021 sulla sostenibilità di bilancio della Commissione, che aggiorna la valutazione dei rischi per la
sostenibilità di bilancio in tutta l’Unione europea sulla base di un approccio pluridimensionale arricchito e della relazione 2021 sull’invecchiamento demografico.
Nel prendere atto dei  miglioramenti metodologici introdotti nella relazione, in particolare la semplificazione e il perfezionamento dell’analisi della sostenibilità del debito, anche tenendo conto dell’impatto degli investimenti indotti da NextGenerationEU sulla crescita del PIL a medio termine e della presentazione di un’analisi che illustra i rischi di bilancio connessi ai cambiamenti climatici, il Consiglio rileva che l‘analisi finora non ha preso in considerazione il potenziale impatto delle riforme indotte da NextGenerationEU sulla crescita del PIL a medio termine.

Nel ribadire le diverse funzioni dell’analisi della sostenibilità di bilancio elaborata dalla Commissione, tra cui l’individuazione dei potenziali rischi di bilancio negli Stati membri al fine di formulare raccomandazioni e requisiti strategici nel contesto del patto di stabilità e crescita e del semestre europeo, il Consiglio rinonosce che l’aggiornamento nell’ambito del cd Pacchetto di primavera della Commissione conferma nel complesso i risultati della relazione 2021 sulla sostenibilità di bilancio, con pochi cambiamenti osservati nella classificazione dei rischi.

Il Consiglio ha preso atto, inoltre, della  valutazione della Commissione secondo cui, nel complesso, i rischi di bilancio imminenti nella maggior parte degli Stati membri sembrano essere limitati, sebbene permangano vulnerabilità macroeconomiche e di bilancio. I finanziamenti di NGEU e l’impatto atteso in termini di crescita degli investimenti nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza (RRF) svolgono un ruolo importante nell’attenuare i rischi a breve termine. Tuttavia, gli elevati livelli di debito, che sono ulteriormente aumentati a seguito della crisi da COVID-19, e le posizioni patrimoniali nette sull’estero molto negative in taluni Stati membri rappresentano un’importante fonte di vulnerabilità a breve termine.

Il Consiglio ha preso atto del fatto che, nel medio periodo, a politiche invariate, la valutazione della Commissione mostra la possibile esposizione di  diversi Stati membri ad alti rischi, principalmente a causa degli elevati livelli di debito pubblico e delle crescenti traiettorie del debito, che riflettono una debole posizione di bilancio iniziale e, in alcuni casi, incrementi nelle proiezioni della spesa pubblica legata all’invecchiamento della popolazione, nonché sensibilità agli shock negativi, compreso un differenziale tra tasso di interesse e tasso di crescita meno favorevole.

Al contempo, nelle conclusioni, si riconosce che nella valutazione sono presi in considerazione i seguenti fattori aggiuntivi: da un lato, le passività potenziali, in particolare quelle legate alle garanzie pubbliche, che costituiscono un’ulteriore fonte di rischio; dall’altro lato, la migliorata struttura del debito pubblico, in
particolare attraverso scadenze medie estese, e l’atteso impatto favorevole delle riforme strutturali nel quadro dei Piani di ripresa e resilienza (RFF) che rappresentano fattori di attenuazione dei rischi.

In questo contesto, il Consiglio rileva l’eccezionale incertezza delle prospettive economiche generata dalla guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina nonché le sfide derivanti dagli elevati livelli di inflazione.

Nel ricordare  le importanti sfide poste dal cambiamento demografico alla sostenibilità a lungo termine delle finanze pubbliche, il Consiglio riconosce che livelli elevati di debito pubblico possono ostacolare la crescita economica e ridurre la capacità degli Stati membri di garantire una stabilizzazione anticiclica nei casi di ulteriore flessione dell’economia e possono avere ripercussioni negative, in particolare nella zona euro.
In questo ambito, il Consiglio ha sottolineato che le politiche per affrontare le sfide in materia di sostenibilità di bilancio dovrebbero concentrarsi sul rafforzamento della crescita, sulla solidità delle finanze pubbliche,anche mediante la riforma dei sistemi pensionistici, sanitari e di assistenza a lungo termine, e sulla garanzia della stabilità macro finanziaria. E ha ribadito l’esigenza di portare avanti le opportune azioni politiche in tutti i settori connessi all’invecchiamento, tenendo conto delle situazioni specifiche dei singoli paesi ed evitando nel contempo misure che comportino un’inversione di tendenza nelle riforme già intraprese a favore della sostenibilità. Tali azioni includono l’innalzamento dell’età pensionabile effettiva, anche promuovendo una partecipazione maggiore e prolungata al mercato del lavoro, evitando le uscite anticipate e tenendo conto al tempo stesso dell’evoluzione dell’aspettativa di vita nella messa a punto dei sistemi pensionistici.

Nel ricordare che Conclusioni della relazione 2021 sulla sostenibilità di bilancio invitano gli Stati membri a perseguire, quando le condizioni economiche lo consentano, politiche di bilancio volte a raggiungere posizioni di bilancio prudenti nel medio periodo e a garantire la sostenibilità del debito, rafforzando nel contempo gli investimenti, non da ultimo per realizzare le transizioni verde e digitale, il Consiglio rileva che la sfida dei cambiamenti climatici impone agli Stati membri di tenere sempre più conto delle sue implicazioni nella pianificazione di bilancio, unitamente a politiche efficaci di mitigazione e adattamento.

Il Consiglio ha pertanto invitato  gli Stati membri e la Commissione a tenere conto dei risultati della relazione nelle loro analisi, nei successivi requisiti strategici
e nelle raccomandazioni nel quadro del patto di stabilità e crescita e del semestre europeo. Tali strategie e sviluppi della sostenibilità delle finanze pubbliche dovranno essere periodicamente monitorati dal Consiglio e dalla Commissione, compresa la valutazione dei nuovi sviluppi della situazione macroeconomica e finanziaria, delle politiche di bilancio e delle riforme strutturali, specie nei settori dei sistemi pensionistici, sanitari e di assistenza a lungo termine. E ha invitato specificamente la Commissione a condurre una valutazione globale e approfondita della sostenibilità delle finanze pubbliche entro i primi mesi del 2025, anche avvalendosi delle proiezioni aggiornate della spesa connessa all’invecchiamento contenute nella prossima relazione 2024 sull’invecchiamento demografico, e a informare tempestivamente i competenti organi preparatori del Consiglio in merito alle pertinenti revisioni della metodologia alla base dell’analisi della sostenibilità
del debito (miglioramento delle metodologie di valutazione della sostenibilità delle finanze pubbliche, analisi dei rischi di bilancio connessi ai cambiamenti climatici)

Infine, il Consiglio ha invitato la Commissione ad aggiornare periodicamente la valutazione della sostenibilità (tramite il Debt Sustainability Monitor – modello di sorveglianza della sostenibilità del debito), mentre il Comitato Economico e Finanziario (EFC) e il Comitato di politica economica (EPC) dovrebbero riferire al Consiglio sulla base della valutazione globale e approfondita.

Ai seguenti link è possibile consultare

Conclusioni del Consiglio

Relazione 2021 sulla sostenibilità di bilancio

Semestre europeo (informazioni generali)