Rapporto Covip. Casse. Padula “In dieci anni cresciuto il patrimonio di oltre 52miliardi, 6,8% su base annua”

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Un risparmio previdenziale nel 2021 arrivato a quota 107,9 miliardi, in crescita di 7,2 miliardi sul 2020 e di 52,2 miliardi dal 2011, aumento del flusso complessivo dei contributi, al netto delle prestazioni, con un + 2 miliardi rispetto all’anno precedente , sono questi alcuni dei dati contenuti nel quadro di sintesi elaborato dalla Covip e presentato oggi a Roma a Palazzo Giustiniani.

Numeri che non solo certificano la sostenibilità del sistema AdEPP ma l’ottima gestione visto che il patrimonio, come ha sottolineato lo stesso Presidente Covip, Mario Padula, “è aumentato di anno in anno toccando oggi quota 108 miliardi di euro, una crescita in dieci anni di 52,2 miliardi, pari in media al 6,8% su base annua”.

Ma vediamoli allora questi dati.

Le risorse complessive del settore a valore di mercato alla fine del 2021 sono pari a 107,9 miliardi di euro. Dal 2011 al 2021 le risorse complessive del settore a valore di mercato sono cresciute di 52,2 miliardi, pari in media al 6,8% su base annua.

Nel 2021 il flusso complessivo dei contributi al netto delle prestazioni si è attestato a 3 miliardi di euro; il deciso aumento rispetto ai 2 miliardi del 2020, anno nel quale hanno pesato le ricadute occupazionali e reddituali della pandemia da Covid-19, ha consentito al flusso netto tra contributi e prestazioni di riportarsi su valori in linea con quelli registrati negli anni precedenti allo scoppio della pandemia.

La composizione dell’attivo

Sul totale delle attività di 107,9 miliardi di euro, le quote di OICR costituiscono la componente maggioritaria: 58,4 miliardi di euro, pari al 54,2 per cento del totale.

L’aumento di 7,3 miliardi rispetto al 2020 è per 5 miliardi dovuto alle quote di OICVM, per un controvalore a fine anno di 34,9 miliardi, e per 2,3 miliardi agli altri OICR che totalizzano 23,5 miliardi a fine 2021, di cui 15,6 formati da quote di fondi immobiliari.

Tra le altre classi principali dell’attivo, i titoli di debito ammontano a 20,5 miliardi di euro, di cui 14,7 miliardi di titoli di Stato; i titoli di capitale sono pari a 7,8 miliardi.

Nel complesso, considerando anche i titoli obbligazionari e azionari sottostanti gli OICVM detenuti dalle Casse di previdenza:

– gli investimenti immobiliari, pari a 19,8 miliardi di euro (19,6 nel 2020), subiscono una flessione in percentuale dell’attivo (18,3 contro 19,4%); tra le diverse componenti, diminuisce l’incidenza delle quote di fondi immobiliari (dal 14,8 al 14,4%) e prosegue la discesa del peso degli immobili detenuti direttamente (dal 4,1 al 3,4%);

– gli investimenti in titoli di debito, pari a 39,5 miliardi di euro (36,4 nel 2020), formano il 36,6% dell’attivo, 0,4 punti percentuali in più rispetto al 2020; tra le diverse componenti, diminuiscono gli investimenti diretti (dal 20 al 19%) mentre aumentano quelli sottostanti gli OICVM (dal 16,2 al 17,6%);

– gli investimenti in titoli di capitale, pari a 20,6 miliardi di euro (18,5 nel 2020), costituiscono il 19,1% dell’attivo, in aumento rispetto al 18,3 del 2020; aumentano sia gli investimenti sottostanti gli OICVM (dall’11,3 all’11,9%) sia quelli diretti (dal 7 al 7,2%).

investimenti nell’economia italiana

Il risparmio previdenziale intermediato da Casse di previdenza e Fondi pensione a fine 2021 ha raggiunto 321,1 miliardi di euro, il 18% del Pil: 107,9 miliardi di euro fanno capo alle Casse di previdenza e 213,2 miliardi ai Fondi pensione.

Gli investimenti domestici delle Casse di previdenza ammontano a 37 miliardi di euro, il 34,3% delle attività; la percentuale risulta in diminuzione di 0,3 punti rispetto al 2020; gli investimenti non domestici si attestano a 54 miliardi, corrispondenti al 50 per cento del totale, 2,2 punti percentuali in più rispetto al 2020.

Nell’ambito degli investimenti domestici, restano predominanti gli investimenti immobiliari (18,6 miliardi di euro, il 17,2% delle attività totali) e i titoli di Stato (8,6 miliardi di euro, il 7,9% delle attività totali). Rispetto al 2020, il peso sul totale delle attività per la componente immobiliare registra un calo dell’1% mentre rimane invariato per i titoli di Stato.

Il risparmio previdenziale intermediato da Casse di previdenza e fondi pensione nel 2021 ha raggiunto i 321,1 miliardi, il 18% del Pil. Ai 213,2 miliardi delle “forme complementari” si sono aggiunti i 107,9 miliardi delle Casse. La Covip nel “Quadro di sintesi” afferma che nel complesso, al netto degli investimenti immobiliari e dei titoli di Stato, le risorse finanziarie destinate alle imprese italiane «possono essere calcolate in 13,8 miliardi (12,4 nel 2020), così suddivisi: 7,6 miliardi (6,7 nel 2020) investiti dalle Casse di previdenza e 6,2 (5,7 miliardi nel 2020) impiegati dai fondi pensione».

Le 5 casse di dimensioni più grandi detengono il 74,6% dell’attivo totale; sull’intero periodo di osservazione, tali Casse hanno mostrato tassi di crescita dell’attivo in media pari al 7,7% su base annua, un livello superiore a quello generale. A spiegare le diverse dimensioni dell’attivo concorrono diversi fattori, quali ad esempio le differenze tra i saldi previdenziali che dipendono dai regimi contributivi e prestazionali, oltre che dalle caratteristiche reddituali e socio- demografiche delle diverse platee di riferimento delle Casse.

Gli investimenti domestici dei fondi pensione si attestano a 40 miliardi di euro, in calo di 1,1 punti rispetto all’anno precedente. Gli investimenti non domestici totalizzano a 124,2 miliardi di euro, il 70,4% per cento dell’attivo netto, il 2,1% in più rispetto al 2020.

Complessivamente, al netto degli investimenti immobiliari e dei titoli di Stato, le risorse finanziarie destinate alle imprese italiane possono essere calcolate in 13,8 miliardi di euro (12,4 nel 2020), così suddivisi: 7,6 (6,7 nel 2020) investiti dalle Casse di previdenza e 6,2 (5,7 nel 2020) impiegati dai Fondi pensione. oni riferite al 2021.