Torricelli “Vivere meglio e sapere chiedere aiuto”

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di Felice Damiano Torricelli *

Siamo in chiusura d’anno e, come in tutte le chiusure, è tempo di bilanci, non solo economici, ma anche emotivi. Quanti pesi ci stiamo portando sulle spalle, e da quanto tempo? Pandemia, rumori di guerra, incertezze economiche, cambiamenti nella gestione della professione: sono solo alcuni aspetti con cui stiamo facendo i conti da alcuni anni. Ma, già da diverso tempo, un po’ tutti i professionisti hanno compreso l’importanza di una “manutenzione” costante della propria vita emotiva. E hanno toccato con mano quanto il malessere psicologico intacchi la qualità della routine quotidiana, constatando come lo stress legato alla difficoltà di conciliare lavoro e privato possa diventare un peso difficile da governare.

La pandemia ha scombussolato i ritmi delle giornate, e con Zoom le riunioni di lavoro si sono allungate fino a tarda sera e persino nei weekend. Abbiamo cambiato abitudini, fino a sentire il peso del sovraccarico di impegni a cui si aggiungono le difficoltà strutturali della libera professione. Mettere in armonia vita professionale e privata, per tanti, è diventato un vero e proprio gioco di equilibri. Stressante e per alcuni tratti demotivante, frustrante.

E poi c’è il mercato del lavoro, che è in continuo cambiamento. Dalla pandemia in avanti, infatti, abbiamo assistito a tanti mutamenti, non tutti negativi, nel mondo del lavoro, anche se negli ultimi tempi si sono intensificate incertezze e preoccupazioni dovute alla percezione di un nuovo disallineamento tra idealità e prassi, generando fenomeni di auto-marginalizzazione o ritiro. Ed è per questo che, per alcune categorie, chiedere consulenze mirate ai professionisti del benessere psicologico sta diventando consuetudine.

Sul posto di lavoro, come ci occupiamo della salubrità dell’aria di un ufficio, così dovremmo occuparci della qualità delle relazioni e delle emozione che circolano. Oltretutto, la nostra produttività dipende in larga misura dalla qualità del nostro status psicologico e dei rapporti coi colleghi, e per questo l’attenzione a questi aspetti garantisce un guadagno certo ai datori, migliorando le prestazioni e riducendo l’assenteismo. Migliora, in poche parole, la qualità di vita di tutti, anche quella delle persone a noi vicine non per ragioni di lavoro.

Vivere Meglio – come abbiamo chiamato l’ultimo progetto ENPAP, che si occupa del benessere psicologico dei cittadini offrendo tanti servizi, tra cui consulenze psicologiche a titolo gratuito – è possibile. Per raggiungere questo traguardo, però, è importante lavorare in squadra. E saper chiedere aiuto.

La salute mentale, al pari di quella del corpo, va salvaguardata e bisogna agire in ottica di prevenzione. Grazie agli avanzamenti scientifici della Psicologia negli ultimi 30 anni, oggi abbiamo molti più strumenti a disposizione per farlo. Dal sito viveremeglio.enpap.it, per esempio, tutti possono scaricare dei manuali di Auto-Aiuto, costruiti sulla scorta delle conoscenze scientifiche più aggiornate, che trattano di stress, conflitti in famiglia, pensieri negativi, ansia, depressione e tante altre questioni problematiche che attraversano il nostro quotidiano, dando informazioni e consigli pratici e utili a gestire meglio queste difficoltà, quando emergono nella nostra vita.

La fase di rilancio che deve affrontare il Paese, poi, ha ora bisogno di tutta l’espressione dei talenti e delle abilità dei nostri professionisti: le Casse possono lavorare insieme anche costruendo progettualità che si occupino del benessere mentale ed emotivo dei professionisti, per essere un motore che aiuta a recuperare, piuttosto che dilapidare, le competenze e le risorse intellettive dei professionisti che le difficoltà psicologiche possono annichilire.

Nel nostro bilancio emotivo di fine anno, allora, consideriamo anche la nostra salute mentale, e nelle previsioni per il prossimo anno mettiamoci anche un investimento nel benessere psicologico, per noi, per la nostra famiglia, per i nostri collaboratori: è un investimento che conviene a tutti. Anche economicamente.

*Presidente Enpap