Sostenibilità, adeguatezza e solidità al centro della strategia dell’Ente

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di Stefano Distilli*

Il Bilancio 2022 della Cassa Dottori Commercialisti delinea un quadro positivo per la categoria, nonostante l’attuale contesto economico sia complesso e incerto a causa degli effetti della pandemia e della guerra russo-ucraina.

Il 2022 si è concluso, positivamente con riserve patrimoniali che superano i 10,5 miliardi di euro, in crescita del 4,2% rispetto al 2021.  È in aumento anche il numero degli iscritti, che sono ormai quasi 73mila, confermando il trend degli ultimi anni.

La crescita dei redditi e dei volumi di affari dimostra la capacità della categoria di affrontare l’attuale crisi economica e di rappresentare un punto di riferimento importante per il mondo produttivo del nostro Paese. Il reddito netto medio, dichiarato dagli iscritti della Cassa nel 2022 in riferimento all’anno precedente, è in aumento di oltre il 9% rispetto al 2021, mentre il volume d’affari medio è pari a oltre 131mila euro a fronte degli oltre 120mila euro del 2021 (+9,2% rispetto a del 2021).

Per quanto riguarda le prestazioni previdenziali, il totale si attesta a 355,3 milioni di euro, a fronte di una crescita del numero di pensionati che a fine anno sono pari a 10.136 (+7,3% rispetto all’anno passato). A ciascun pensionato corrispondono 7,2 iscritti, con un rapporto tra riserve patrimoniali e pensioni di 29,6 annualità (30 nel 2021).

Dati e dinamiche sono in linea con gli obiettivi di lungo periodo e con la volontà di tracciare una strada verso un futuro sempre più sostenibile che sappia continuare a coniugare la solidità dell’Ente, l’adeguatezza delle prestazioni e la qualità dei servizi erogati a favore degli associati, per realizzare un percorso di crescita virtuosa.

In quest’ottica, l’aumento dei proventi dalla gestione degli investimenti – che nel 2022 superano i 338,5 milioni di euro a fronte degli oltre 290,9 milioni di euro del 2021, con una crescita rispetto al 2021 del 16,4% – rappresenta un importante risultato.

Allo stesso modo è apprezzabile, l’accresciuta sensibilità dei Dottori Commercialisti verso l’importanza della pianificazione del loro futuro previdenziale che ha permesso unitamente alle dinamiche reddituali di registrare per la prima volta nella storia della Cassa una raccolta contributiva che supera un miliardo di euro. Si consolida, quindi, il trend positivo di ricavi da contributi con un incremento del 7,3% nel 2022 rispetto al 2021 in cui si attestava al +6%. In particolare, i contributi soggettivi versati nel 2022 raggiungono quota 563,1 milioni di euro a fronte dei 521,4 milioni di euro del 2021. Crescono anche i versamenti integrativi che nel 2022 corrispondono a 374,8 milioni di euro.

In questi anni la Cassa ha, poi, ampliato le iniziative di “welfare strategico” che permettono di supportare la categoria in tutte le fasi della vita, investendo soprattutto sull’avvio alla professione, favorendo le aggregazioni e la formazione. L’obiettivo dell’Ente è quello di contribuire al superamento dei divari territoriali, generazionali e di genere che tuttora permangono nella nostra come in altre professioni e più in generale nel mondo del lavoro. Per questo, nel 2022 continuano a crescere le prestazioni assistenziali che superano i 28 milioni di euro, con un incremento di circa il 2%. È stato possibile raggiungere questo traguardo anche grazie alla possibilità di incrementare al 5% la quota di avanzo destinata al welfare. I dati positivi di questo anno ci permettono di continuare con fiducia a tracciare la storia del nostro Ente che quest’anno compie 60 anni di storia.

*Presidente CDC