Pacchetto primavera. La Commissione pubblica gli orientamenti politici

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Il 24 maggio la Commissione ha pubblicato gli orientamenti agli Stati membri nell’ambito del “pacchetto di primavera” del semestre europeo 2023 per costruire un’economia solida e a prova di futuro, a garanzia della competitività e della prosperità per tutti a lungo termine in un contesto geopolitico complesso. Tale orientamento richiede un approccio integrato in tutte le aree politiche, ossia, la sostenibilità ambientale, la produttività, l’equità e la stabilità macroeconomica.

La Commissione ha presentato analisi specifiche per paese (Contry Report), le raccomandazioni del Consiglio che formulano pareri sui programmi di stabilità e convergenza 2023 e sui programmi nazionali di riforma (raccomandazioni specifiche per paese) e, se del caso, esami approfonditi nell’ambito della procedura per gli squilibri macroeconomici.

Inoltre, la Commissione riferisce in merito all’attuazione del Patto di Stabilità e Crescita e pubblica la proposta di decisione del Consiglio sugli orientamenti per le politiche degli Stati membri a favore dell’occupazione (Employment Guidelines 2023).

Il semestre europeo fornisce annualmente il quadro di coordinamento delle politiche a tal fine, incorporando l’attuazione dello strumento di ripresa e resilienza (RRF) e i programmi della politica di coesione. Il ciclo del Semestre europeo prevede anche una relazione aggiornata sui progressi compiuti dagli Stati membri verso la realizzazione degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs).

 

Prospettive migliori in un contesto di sfide persistenti

L’economia europea si dimostra resiliente pur in un contesto globale difficile. Il calo dei prezzi dell’energia, l’attenuazione dei vincoli di approvvigionamento e la solidità del mercato del lavoro hanno sostenuto una crescita moderata nel primo trimestre del 2023, nonostante ci fossero timori di una recessione.

Allo stesso tempo, mentre l’inflazione continua a diminuire, l’inflazione di base si è consolidata, spingendo a un ulteriore inasprimento delle condizioni finanziarie. Secondo le previsioni economiche della primavera 2023, l’economia dell’UE crescerà dell’1,0 % nel 2023 e dell’1,7% nel 2024. L’inflazione nell’UE è prevista al 6,7% nel 2023 e al 3,1% nel 2024.

E’ prevista un aumento dell’occupazione pari allo 0,5% quest’anno, prima di una diminuzione dello 0,4% nel 2024. Il tasso di disoccupazione dovrebbe rimanere appena sopra il 6%.

 

Attuazione efficace dello Strumento di ripresa e resilienza e della politica di coesione: fattori cruciali per un’economia dell’UE solida e a prova di futuro

A due anni dalla sua attuazione, lo strumento di ripresa e resilienza (RRF) – al centro del piano di rilancio dell’UE di 800 miliardi di euro – continua a favorire l’accelerazione della transizione verde e digitale, equa e inclusiva, in ogni Stato membro rafforzando la resilienza dell’UE nel suo complesso.

Il semestre europeo integra l’attuazione del RRF e dei programmi della politica di coesione fornendo agli Stati membri orientamenti politici sulle principali sfide economiche e sociali su cui concentrare gli sforzi delle risorse comunitarie.

Con tutti i PNRR in atto negli Stati membri, e 24 richieste di pagamento al momento evase, la Commissione ha erogato oltre 152 miliardi di euro nell’ambito dello strumento ai fini dell’attuazione efficace delle riforme e degli investimenti chiave previsti dai rispettivi Piani. La Commissione raccomanda agli Stati membri di continuare ad attuare i Piani e, al contempo, di procedere con la rapida attuazione dei programmi della politica di coesione.

Gli Stati membri sono chiamati a progredire nella decarbonizzazione dell’economia e dell’industria dell’UE, ad affrontare le carenze e gli squilibri di manodopera e competenze, a sostenere la creazione di posti di lavoro di qualità, potenziare la ricerca e l’innovazione e creare le condizioni per garantire la prosperità, la competitività, l’equità e la resilienza a lungo termine dell’UE.

L’inclusione dei capitoli di REPowerEU nei PNRR degli Stati membri, insieme a finanziamenti aggiuntivi, contribuirà ad affrontare le sfide dell’UE in materia di sicurezza energetica e ad accelerare il passaggio a forniture di energia pulita e a un’economia a zero emissioni.

 

Raccomandazioni mirate agli Stati membri per sostenere le transizioni verdi e digitali e migliorare la competitività

I Country Report 2023 fanno il punto sulle sfide socioeconomiche specifiche di ciascuno Stato membro, comprese quelle legate alla doppia transizione e alla competitività, e delineano in che misura queste vengono affrontate nei piani di ripresa e resilienza dei singoli Paesi.

La Commissione propone raccomandazioni specifiche per Paese per fornire indicazioni agli Stati membri su come affrontare le principali sfide economiche e sociali che vengono affrontate solo parzialmente o non vengono affrontate nei loro piani di ripresa e resilienza. Queste raccomandazioni contribuiranno anche all’attuazione del Piano industriale Green Deal.

 

Le raccomandazioni specifiche per Paese sono suddivise in quattro parti:

  • Una raccomandazione sulla politica fiscale, comprese le riforme fiscali e strutturali, se pertinenti;
  • Una raccomandazione per continuare o accelerare l’attuazione dei piani nazionali di ripresa e resilienza, comprese le loro revisioni e l’integrazione dei capitoli di REPowerEU, tenendo conto dei potenziali rischi di attuazione specifici per ogni Paese, e per attuare rapidamente i programmi adottati della politica di coesione;
  • una raccomandazione aggiornata e più specifica sulla politica energetica in linea con gli obiettivi di REPowerEU; e, se pertinente,
  • una raccomandazione aggiuntiva sulle sfide strutturali ancora aperte e/o appena emerse.

 

Orientamenti fiscali

Uscendo dal periodo in cui era in vigore la clausola di salvaguardia generale legata all’emergenza pandemica, la Commissione sta nuovamente fornendo raccomandazioni quantificate e differenziate per Paese sulla politica di bilancio.

Gli Stati membri che hanno raggiunto il loro obiettivo di bilancio a medio termine (l’obiettivo di bilancio fissato per ciascun paese nell’ambito del Patto di stabilità e crescita), sulla base delle previsioni di primavera 2023, sono invitati a mantenere una posizione di bilancio sana nel 2024.

Tutti gli altri Stati membri sono invitati a garantire una politica di bilancio prudente, in particolare limitando l’aumento nominale della spesa primaria netta finanziata a livello nazionale nel 2024.

Tutti gli Stati membri dovrebbero preservare gli investimenti pubblici finanziati a livello nazionale e garantire l’effettivo assorbimento delle sovvenzioni nell’ambito dello strumento di ripresa e resilienza e di altri fondi dell’UE, in particolare per promuovere le transizioni verdi e digitali.

Tutti gli Stati membri dovrebbero concludere le misure di sostegno all’energia in vigore entro la fine del 2023. Se i nuovi aumenti dei prezzi dell’energia dovessero richiedere l’attuazione di misure di sostegno, queste dovrebbero essere mirate a proteggere le famiglie e le imprese vulnerabili, sostenibili dal punto di vista fiscale e mantenere gli incentivi al risparmio energetico.

Per il periodo successivo al 2024, gli Stati membri dovrebbero continuare a perseguire una strategia di bilancio a medio termine di risanamento graduale e sostenibile, combinata con investimenti e riforme che favoriscano una maggiore crescita sostenibile, per raggiungere una posizione di bilancio prudente a medio termine.

 

Relazione sul rispetto dei criteri di disavanzo e di debito del Trattato

La Commissione ha inoltre predisposto una relazione ai sensi dell’articolo 126(3) del Trattato sul funzionamento dell’UE (TFUE) per 16 Stati membri: Belgio, Bulgaria, Cechia, Germania, Estonia, Spagna, Francia, Italia, Lettonia, Ungheria, Malta, Austria, Polonia, Slovenia, Slovacchia e Finlandia.

Lo scopo di questo rapporto è quello di valutare la conformità degli Stati membri ai criteri del deficit e del debito del Trattato.

Il rapporto rileva che il criterio del deficit non è soddisfatto da Belgio, Bulgaria, Cechia, Germania, Estonia, Spagna, Francia, Italia, Lettonia, Ungheria, Malta, Polonia, Slovenia e Slovacchia. Tenendo conto di tutti i fattori rilevanti, la relazione rileva che il criterio del debito non è soddisfatto da Francia, Italia e Finlandia. Tuttavia, la Commissione ritiene che il rispetto del criterio di riduzione del debito non sia giustificato dalle condizioni economiche attuali.

La Commissione proporrà al Consiglio di avviare le procedure per i disavanzi eccessivi nella primavera del 2024 sulla base dei dati sui risultati del 2023.

 

Affrontare gli squilibri macroeconomici

La Commissione ha valutato l’esistenza di squilibri macroeconomici per i 17 Stati membri selezionati per un esame approfondito nella relazione sul meccanismo di allerta 2023.

Cipro presenta squilibri dopo aver registrato squilibri eccessivi fino al 2022, mentre le vulnerabilità legate al debito privato, pubblico ed estero sono complessivamente diminuite, ma rimangono preoccupanti. L’Ungheria presenta al momento degli squilibri. I rischi sono tendenti al ribasso e gli squilibri potrebbero diventare eccessivi in futuro se non si intervenisse con urgenza. Germania, Spagna, Francia, Paesi Bassi, Portogallo, Romania e Svezia continuano a presentare squilibri. D’altro canto, le vulnerabilità si stanno riducendo in Germania, Spagna, Francia e Portogallo, al punto che una continuazione di queste tendenze l’anno prossimo potrebbe giustificare una prossima decisione di assenza di squilibri.

La Grecia e l’Italia continuano a presentare squilibri eccessivi, ma le loro vulnerabilità sembrano ridursi, anche grazie ai progressi delle politiche.

La Cechia, l’Estonia, la Lettonia, la Lituania, il Lussemburgo e la Slovacchia non presentano squilibri, poiché le vulnerabilità sembrano complessivamente contenute al momento.

 

Rapporti di sorveglianza post-programma

La sorveglianza post-programma valuta la situazione economica, fiscale e finanziaria degli Stati membri che hanno beneficiato di programmi di assistenza finanziaria in vista della loro capacità di rimborso. I rapporti di sorveglianza post-programma per Irlanda, Grecia, Spagna, Cipro e Portogallo concludono che tutti e cinque gli Stati membri mantengono la capacità di rimborsare il proprio debito.

 

Linee guida per l’occupazione

La Commissione propone degli orientamenti per le politiche occupazionali degli Stati membri nel 2023. Questi orientamenti stabiliscono priorità comuni per le politiche occupazionali e sociali nazionali, al fine di renderle più eque e inclusive.

Gli attuali orientamenti, adottati nel novembre 2022, riflettono già il contesto post-COVID e la guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina. Per questo motivo la Commissione propone di prorogare gli attuali orientamenti per l’occupazione fino al 2023. Inoltre, essi fanno riferimento a recenti iniziative politiche, tra cui: l’Anno europeo delle competenze, che fornisce un nuovo impulso per coinvolgere i partner e mobilitare i finanziamenti per affrontare le carenze di competenze e di manodopera.

Infine, la Commissione sottolinea l’importanza di monitorare i progressi verso gli obiettivi principali dell’UE per il 2030 e di contribuire agli obiettivi nazionali in materia di occupazione, competenze e riduzione della povertà.

 

Le prossime tappe

La Commissione invita l’Eurogruppo e il Consiglio a discutere il pacchetto e ad approvare gli orientamenti proposti oggi. Le riunioni dei diversi ministri sono previste per il 12 giugno (EPSCO – Ministri dell’occupazione e politiche sociali), il 16 giugno (ECOFIN- Ministri economia e finanze), 27 giugno (Consiglio Affari Generali) in preparazione del Consiglio europeo del 29 e 30 giugno.

Nel Consiglio Economia e Finanza del 14 luglio saranno adottate le Raccomandazioni integrate specifiche per paese e le conclusioni sugli esami approfonditi del 2023 nell’ambito della procedura per gli squilibri macroeconomici.

 

Pacchetto di primavera 2023

https://commission.europa.eu/publications/2023-european-semester-spring-package_en

https://commission.europa.eu/system/files/2023-05/COM_2023_600_1_EN.pdf

 

Relazione approfondita Italia 2023 – Semestre europeo

https://economy-finance.ec.europa.eu/system/files/2023-05/IT_SWD_2023_634_4_EN_autre_document_travail_service_part1_v1.pdf

 

Raccomandazioni specifiche paese 2023- Italia

https://commission.europa.eu/system/files/2023-05/COM_2023_612_1_EN.pdf

 

Relazione paese 2023 – Italia

https://economy-finance.ec.europa.eu/system/files/2023-05/IT_SWD_2023_612_en.pdf

 

Orientamenti UE per l’occupazione 2023

https://commission.europa.eu/system/files/2023-05/COM_2023_599_1_EN.pdf