Dibattito sui Piani di ripresa e resilienza in Parlamento

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Nella riunione del Comitato BUDG-ECON del 10 luglio 2023, il Commissario all’Economia, Paolo Gentiloni, e il vice presidente Valdis Dombrovski, hanno informato i parlamentari europei in merito all’attuazione del regolamento sullo strumento di ripresa e resilienza (RRF) e i Piani di ripresa e resilienza.

Per il briefing i servizi parlamentari hanno predisposto una nota di analisi approfondita che illustra i recenti sviluppi relativi allo strumento RRF, tra i quali la valutazione dei progressi dell’attuazione, lo status quo dei nuovi capitoli REPowerEU, le richieste di prestiti aggiuntivi e la valutazione intermedia dello strumento.

La relazione si sofferma inoltre sulla valutazione preliminare della richiesta di pagamento della Romania, evidenziando due tappe non raggiunte relative agli investimenti energetici, che hanno portato all’attivazione della procedura di “sospensione del pagamento”.

Gli aspetti relativi al finanziamento del RRF, come l’aumento dei tassi d’interesse, la revisione del Quadro finanziario pluriennale (QFP) e la proposta della Commissione di nuove risorse proprie, sono discussi nel terzo capitolo.

Tutti i 27 Stati membri dell’UE hanno predisposto piani di ripresa e resilienza (RRP) e 18 Stati membri hanno presentato un totale di 28 richieste di pagamento. La Commissione ha pubblicato valutazioni preliminari ed effettuato esborsi per un totale di circa 153 miliardi di euro. Tuttavia, non sono ancora disponibili le valutazioni preliminari per l’ultima richiesta di pagamento della Grecia nel maggio 2023 e per quella dell’Italia nel gennaio 2023.

Il documento di lavoro fornisce anche informazioni sulla valutazione preliminare della richiesta di pagamento della Romania, evidenziando il raggiungimento di tappe e obiettivi in vari settori. Viene citato un esempio di  Milestone relativo alla riforma dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione fiscale attraverso la digitalizzazione.

Un focus specifico è dedicato all’Italia (pp.9-10) in base alle informazioni di dominio pubblico inerenti la prossima richiesta di pagamento del nostro Paese. Vi si legge che è ancora in corso un confronto tra la Commissione e l’Italia in merito all’ultima richiesta di pagamento presentata dal nostro Paese, per la quale la valutazione preliminare non è ancora stata emessa. Il ritardo è attribuito alla complessità degli obiettivi e dei controlli a campione degli investimenti. Inoltre, sono in corso trattative anche per la quarta richiesta di pagamento, con alcuni ostacoli fondamentali legati al rischio di mancato raggiungimento di alcuni milestone e target. Il Governo italiano riconosce la necessità di rivedere il Piano di ripresa e resilienza a causa di sfide quali le pressioni inflazionistiche, la crisi energetica, le strozzature sul lato dell’offerta e la carenza di manodopera.

Il rapporto menziona inoltre, l’imminente trasmissione del capitolo REPowerEU per l’Italia, che dovrebbe essere incentrato sulla sicurezza energetica, sul miglioramento delle reti, sulla produzione di energia rinnovabile, sulle misure di decarbonizzazione per le imprese e sul sostegno alle filiere energetiche. Il capitolo cercherà quindi di migliorare il fabbisogno di sicurezza nell’approvvigionamento del gas, di riorientare la domanda verso le energie rinnovabili e di rafforzare la competitività delle catene di valore italiane nello spazio delle rinnovabili (eventualmente attraverso la concessione di aiuti di Stato). Nelle conclusioni sull’Italia, la relazione sottolinea il Paese stia procedendo all’aggiornamento della governance del PNRR e il governo si sia impegnato a presentare la revisione al Parlamento prima di sottoporla ufficialmente alla Commissione.

 

Per consultare la nota di analisi