L’urgenza di affrontare il cambiamento climatico non è mai stata così pressante e l’Unione europea conduce sempre più il cammino verso un futuro più verde. Un recente incontro informale dei Ministri dei trasporti europei, convocato dal Ministro per la mobilità del Belgio, ha sottolineato il ruolo cruciale del settore dei trasporti nel raggiungere obiettivi ambiziosi in materia climatica.
Il solo settore dei trasporti rappresenta un quarto delle emissioni di gas serra dell’UE, con una sfida formidabile all’obiettivo del continente di diventare neutrale dal punto di vista dei gas serra entro il 2050, come delineato sia dalla legge sul clima che dagli Accordi di Parigi. Ridirigere la mobilità verso modalità di trasporto sostenibili è un passaggio necessario.
L’incontro ha enfatizzato la necessità di un’azione concertata; le discussioni hanno riguardato la promozione della mobilità attiva, l’ottimizzazione delle connessioni ferroviarie e il rafforzamento della resilienza delle infrastrutture di trasporto.
I Ministri hanno assistito alla presentazione della Dichiarazione di Bruxelles, proposta dalla Presidenza di turno dell’UE. Si tratta di una roadmap completa per promuovere la mobilità sostenibile in Europa che, evidenziando la gravità della situazione climatica attuale, prevede la drastica riduzione del 90% delle emissioni di trasporto entro il 2050. Infatti, negli ultimi trenta anni, nonostante i progressi tecnologici e gli sforzi per migliorare l’efficienza dei veicoli, le emissioni del settore dei trasporti sono aumentate.
Pur riconoscendo l’importanza dell’innovazione tecnologica, il Ministro della mobilità del Belgio ha sottolineato come questa da sola non può essere sufficiente a raggiungere gli obiettivi climatici al 2050. “L’UE deve prioritizzare e incentivare l’adozione di modalità di viaggio rispettose dell’ambiente. Ciò include la promozione della mobilità attiva, in particolare il ciclismo per brevi distanze, e il posizionamento delle ferrovie come colonna vertebrale della mobilità europea per i viaggi più lunghi e il trasporto merci” ha dichiarato.
La Dichiarazione di Bruxelles si configura quale lascito dell’attuale Consiglio europeo per la prossima legislatura europea, delineando una serie di misure concrete da intraprendere tra cui l’assoluta priorità da dare al trasporto ferroviario, con proposte per aumentare la quota modale treno lungo i corridoi di trasporto principali e per migliorare sia i servizi passeggeri che quelli merci. Inoltre, la dichiarazione si fa promotrice di un’esperienza di viaggio ferroviario semplificato e interconnesso per i passeggeri in tutta l’UE, unitamente allo sviluppo dei servizi ferroviari notturni come alternativa sostenibile ai voli a breve raggio.
Inoltre, la dichiarazione sollecita riforme normative per un’equa tassazione e regole standard sugli aiuti di Stato nel settore del trasporto ferroviario. Propugna, inoltre, l’applicazione del principio del “chi inquina paga” per garantire una concorrenza leale e mitigare le ricadute esterne come l’inquinamento e la congestione.
Parallelamente, la dichiarazione sottolinea l’importanza della promozione della mobilità attiva, in particolare del ciclismo e della mobilità pedonale, come componenti integrali della politica europea dei trasporti. Chiede un maggiore investimento nelle infrastrutture ciclabili, la protezione dell’industria ciclistica dell’UE e lo sviluppo della logistica ciclabile per migliorare la sostenibilità e la sicurezza stradale nelle aree urbane.
La Dichiarazione di Bruxelles rappresenta un passo avanti significativo dell’Europa verso una mobilità sostenibile. A conclusione della presidenza belga del Consiglio dell’UE, sarà compito della Commissione Europea tradurre queste raccomandazioni in azioni concrete attraverso proposte legislative e misure concrete. Con un’azione decisa e uno sforzo collaborativo, l’UE può dare l’esempio nella lotta al cambiamento climatico, favorendo al contempo un sistema di trasporto più sostenibile ed equo per tutti.