La Commissione europea ha di recente annunciato che sono già più di cento le aziende firmatarie del Patto sull’intelligenza artificiale dell’Unione, confermando l’impegno volontario per uno sviluppo sicuro e trasparente dell’IA nei rispettivi contesti. Si tratta di multinazionali ma anche di piccole e medie imprese (PMI) europee provenienti da settori diversificati, tra i quali: IT, telecomunicazioni, sanità, bancario, automotive e aeronautico. Il Patto sull’IA mira a sostenere gli impegni volontari dell’industria nell’applicare anticipatamente i principi previsti dall’ “AI Act”, la nuova normativa europea sull’intelligenza artificiale, anche prima della sua piena attuazione. Questo impegno rafforza inoltre il dialogo tra il neoistituito Ufficio europeo per l’IA e tutte le parti interessate, incluse l’industria, la società civile e l’accademia.
Gli impegni principali del Patto per l’IA
Le aziende firmatarie del Patto sono tenute ad aderire ad almeno tre azioni principali: 1. Strategia di governance dell’IA, per cui le imprese devono sviluppare una strategia interna per promuovere l’adozione dell’IA e garantire la futura conformità ai requisiti dell’AI Act; 2. Mappatura dei sistemi di intelligenza artificiale ad alto rischio, al fine di identificare quelli che potrebbero essere classificati come ad alto rischio ai sensi della legge europea sull’IA; 3. Promozione dell’alfabetizzazione sull’intelligenza artificiale, per cui le aziende firmatarie incoraggiano la consapevolezza e la formazione sull’IA tra il personale al fine di garantire uno sviluppo etico e responsabile della stessa.
Oltre a questi impegni di fondo, più della metà delle aziende firmatarie si è impegnata ad adottare ulteriori misure, tra cui garantire la supervisione umana sui sistemi di IA, o mitigare i rischi e segnalare in modo trasparente determinati tipi di contenuti generati dall’IA (ad es. i deepfake).
La Commissione segnala che tutte le imprese e aziende possono aderire al Patto dell’IA in qualsiasi momento, purché si impegnino a rispettare sia gli impegni principali che quelli aggiuntivi, in attesa che la legge europea sull’intelligenza artificiale non sia pienamente entrata in vigore.
Per ulteriori informazioni consultare la pagina della Commissione al seguente link.