Sostenere i farmacisti liberi professionisti: l’impegno dell’Enpaf verso il welfare della categoria

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di Emilio Croce*

Il mercato professionale, in continua evoluzione e segnato da sfide sempre più complesse, richiede interventi mirati e tempestivi a supporto di chi è impegnato quotidianamente al fianco dei cittadini. I farmacisti, infatti, rappresentano una componente fondamentale del sistema sanitario, offrendo non solo competenza e consulenza sui farmaci, ma anche ascolto e supporto diretto nelle comunità, soprattutto nei contesti locali in cui spesso sono la prima e più immediata risorsa sanitaria disponibile.

Per questa ragione, anche quest’anno, l’Enpaf ha rinnovato il proprio sostegno ai farmacisti liberi professionisti, destinando uno stanziamento di 400mila euro a coloro che esercitano la professione in regime di lavoro autonomo, con contratto di collaborazione coordinata e continuativa o borsa di studio. Tale stanziamento rappresenta una risposta concreta alle esigenze di chi affronta le incertezze legate alla libera professione, aggravate dall’attuale contesto di instabilità economica e geopolitica, che ha ridotto le possibilità di investimento e compromesso la stabilità del reddito.

Siamo consapevoli che, rispetto ai colleghi con contratti di lavoro subordinato, i liberi professionisti risentono in misura maggiore degli effetti delle condizioni economiche generali, che possono influire negativamente sul loro reddito e sui livelli di protezione sociale.

La scelta dell’Enpaf di riservare un’attenzione crescente al welfare per i liberi professionisti non è casuale, ma parte di una visione strategica più ampia: rispondere con pragmatismo e concretezza alle esigenze dei nostri iscritti, contribuendo alla costruzione di un sistema più resiliente. In quest’ottica, abbiamo individuato misure di sostegno che possano davvero fare la differenza per la categoria, garantendo un impatto immediato e rispondendo in modo mirato ai bisogni reali.

Riteniamo, inoltre, che il benessere dei professionisti sia un fattore determinante per l’efficacia della loro attività e, in ultima analisi, per la qualità del servizio offerto ai cittadini.

Per accedere a questa iniziativa, gli iscritti devono essere in regola con il versamento dei contributi e rientrare nei parametri patrimoniali e di reddito specificati nel regolamento. Il contributo è destinato a coloro che hanno versato la quota contributiva intera negli ultimi tre anni e operano con continuità come farmacisti almeno dal 2022. I criteri sono stati definiti per garantire una distribuzione equa e responsabile delle risorse, assicurando che il contributo raggiunga chi si trova realmente ad affrontare situazioni di difficoltà.

Guardando al futuro, l’Enpaf continuerà a investire risorse e attenzione in iniziative di welfare mirate, affinché il sostegno ai farmacisti non sia solo un intervento contingente ma un pilastro stabile su cui la categoria possa fare affidamento. Come ente di previdenza e assistenza, siamo impegnati a mantenere un dialogo aperto con i nostri iscritti per comprendere le loro esigenze e modulare le nostre azioni, confermando la nostra volontà di essere al loro fianco.

L’auspicio è che, attraverso queste misure di welfare, l’Enpaf possa contribuire non solo al miglioramento delle condizioni dei liberi professionisti, ma anche a rafforzare il valore sociale e professionale dei farmacisti, figure chiave per la salute e il benessere della collettività.

 *Presidente ENPAF