Un patrimonio in salute per un sistema previdenziale e assistenziale sostenibile

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di Ferdinando Boccia *

L’approvazione del budget rappresenta per il nostro Ente un momento fondamentale per definire la strategia più efficace per sostenere i nostri iscritti sia dal punto di vista previdenziale che assistenziale. I numeri dei budget approvati di recente dimostrano proprio l’impegno della Cassa nella costruzione di un sistema equo e sostenibile. Un risultato coerente sia con la nostra missione, ma anche in continuità con la consigliatura appena conclusa.

Per quanto riguarda le previsioni relative al 2025, la Cassa stima un avanzo di amministrazione pari a oltre 715 milioni di euro. Al 31 dicembre 2025 gli iscritti ammonteranno a 75.007, in aumento dell’1,1% rispetto alla previsione aggiornata a fine 2024. Il rapporto iscritti/pensionati atteso, alla fine del 2025, è pari a 5,6.

Nel 2025, è previsto ancora un incremento delle risorse destinate alle misure assistenziali che raggiungeranno i 36,5 milioni di euro grazie alla sempre maggiore attenzione verso il welfare strategico. Una delle sfide più importanti per il nostro Ente è quella di sostenere sempre più i giovani iscritti attraverso iniziative che promuovano le aggregazioni e la crescita professionale, confermando il nostro impegno sia sul fronte delle misure assistenziali (erogate attraverso riconoscimento di contributi) sia attraverso le polizze a vantaggio di iscritti e pensionati.

Dai dati del bilancio 2023[1], è emerso che rispetto al numero totale degli iscritti, l’incidenza femminile continua a crescere, con un valore pari al 33,4% che permette di consolidare il rapporto uno a tre tra donne e uomini. La regione con la maggiore presenza femminile è l’Emilia-Romagna che raggiunge il 41%. Proprio in un’ottica di sostegno della componente femminile, in questi anni abbiamo introdotto nuove misure assistenziali che favoriscono la conciliazione vita-lavoro come anche quelle a sostegno della genitorialità, come il bando asili-nido e il contributo paternità. Oltre alle iniziative di welfare, con la certificazione UNI PdR 125:2022, la Cassa ha avviato parallelamente un percorso di sensibilizzazione sui temi dell’inclusione e delle pari opportunità, rivolto sia alle strutture interne sia agli stakeholder.

Uno dei nostri obiettivi principali è proprio quello di essere accanto alle famiglie dei nostri iscritti: in un contesto socioeconomico come quello attuale, abbiamo introdotto un nuovo contributo assistenziale diretto ad agevolare gli iscritti che hanno sottoscritto un finanziamento o un mutuo, misura che permette di recuperare non solo gli effetti dell’inflazione sulla reale capacità economica delle famiglie degli associati, ma anche l’incremento dei tassi.

Dal punto di vista finanziario, il piano di impieghi della Cassa Dottori Commercialisti prevede per il 2025 la realizzazione di nuovi investimenti finanziari e immobiliari per un totale di 1,1 miliardi di euro, che per il 72,4% riguardano il mercato obbligazionario, per il 4,5% quello azionario e, infine, per il 23,1% gli alternativi illiquidi. Sono state implementate anche azioni tattiche di ribilanciamento, rimodulazione ed efficientamento dell’allocazione, secondo le indicazioni fornite dall’advisor, in funzione del contesto e delle opportunità di mercato. Questi investimenti, compresi quelli finalizzati anche al supporto del Sistema Paese, potranno essere realizzati nel rispetto del limite del 20% del patrimonio complessivo investito in aggiunta alla quota domestica appartenente alle asset class “Liability Driven Investments” e “Monetario e altro”.

*Presidente Cassa di Previdenza dei dottori commercialisti