
Sostenere e favorire l’implementazione di nuove forme di organizzazione del lavoro “family friendly” da parte di aziende private anche in ATI/ATS e liberi professionisti, in risposta alla domanda di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, e di sviluppare e/o ottimizzare i servizi per il benessere delle lavoratrici e dei loro familiari all’interno del tessuto produttivo marchigiano. E’ questo l’obiettivo del bando pubblicato dalla regione Marche.
“Ciò allo scopo di potenziare la produttività, la qualità del lavoro e la diffusione di strumenti utili alla conciliazione vita-lavoro e salvaguardare la permanenza al lavoro delle lavoratrici impegnate anche nella cura di figli e familiari bisognosi di assistenza, generando vantaggi sul piano organizzativo”.
Obiettivi finali del presente intervento sono quindi:
• sostenere il rientro al lavoro delle lavoratrici favorendo l’armonizzazione dei tempi di
lavoro e dei tempi di cura della famiglia;
• sostenere la diffusione di strumenti volti a promuovere un legame virtuoso tra esigenze
aziendali e bisogni di conciliazione vita-lavoro;
• favorire lo sviluppo di modelli di competitività basati sulla valorizzazione ed il benessere
delle risorse umane in funzione del potenziamento della produttività e della qualità del lavoro;
• stimolare un miglioramento delle condizioni generali del benessere delle donne che
lavorano;
• aumentare la partecipazione femminile al mercato del lavoro, attraverso l’attivazione di
servizi che favoriscano la flessibilità organizzativa.
Alla realizzazione del presente intervento è destinata la complessiva somma di euro
2.000.000.00, di cui 1.000.000 di euro per l’annualità 2025
Ciascuna singola impresa/libero professionista può accedere ad un solo finanziamento per un importo massimo di euro 150.000,00. Possono essere ammessi a contributo i progetti che prevedono una spesa minima pari a euro 30.000.
TUTTO QUELLO CHE C’E’ DA SAPERE PER I LIBERI PROFESSIONISTI
Liberi professionisti ordinistici titolari di partita IVA operanti in forma singola o societaria
(Studi associati di professionisti) iscritti a Ordini o Collegi professionali e alle rispettive Casse di previdenza con i seguenti requisiti:
• Avere atto costitutivo (nel caso di studi associati), registrato all’Agenzia delle Entrate alla
data di presentazione della domanda;
• aventi la sede legale all’interno dell’UE al momento della presentazione della domanda e
unità operativa sede dell’intervento oggetto di contributo nel territorio della Regione Marche al momento del pagamento;
• avere in forza almeno n.3 dipendenti al momento della presentazione della domanda.
Inoltre i richiedenti di cui al punto 1) e 2) devono:
• Essere in regola con l’applicazione integrale del CCNL e gli accordi interconfederali
sottoscritti da associazioni di datori di lavoro ed organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative
I soggetti che presentano la domanda si obbligano a rispettare quanto dichiarato nella domanda di cui all’Allegato A1 impegnandosi a comunicare tempestivamente eventuali variazioni rispetto ai requisiti posseduti e dichiarati in fase di domanda.
Destinatarie degli interventi sono le donne lavoratrici aventi i seguenti requisiti al momento
dell’avvio del progetto:
a) assunte dalle imprese richiedenti con i seguenti contratti:
• contratto a tempo indeterminato full time o part time
• contratto a tempo determinato full time o part time
b) rientranti in una o più delle seguenti casistiche:
• avere figli di età compresa tra 3 mesi a 6 anni non compiuti
• avere figli in età scolare (scuola primaria e secondaria di primo grado) di età tra i 6 anni
compiuti ed i 14 anni
• avere familiari, diversamente abili (compresi i figli), anziani non autosufficienti, di cui
devono occuparsi (conviventi o non conviventi). A tal fine le destinatarie, sono le donne
che beneficiano della legge del 5 febbraio 1992, n. 104, ovvero che assistono, anche il
coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità
ovvero un parente o un affine di secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge
della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i settanta anni di
età oppure siano anch’essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti. La
certificazione della 104/1992 va specificata in fase di presentazione della domanda di
contributo (Allegato A1.1).