Metsola “Più azione, più finanziamenti, più cooperazione”

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In occasione della riunione informale del Consiglio europeo sulla difesa, la Presidente del Parlamento europeo Metsola ha delineato la sua visione su come l’Europa possa e debba rafforzare la propria sicurezza e la propria difesa.

“Più azione, più finanziamenti e più cooperazione” devono essere gli obiettivi dell’UE, ha sostenuto.

In primo luogo, dobbiamo fare di più per proteggere l’Europa“.

“La Russia può ancora produrre più armi in tre mesi che in dodici. Dobbiamo fare di più, molto di più, per aumentare la produzione della difesa e aumentare la nostra prontezza industriale nel settore della difesa. Possiamo fare tutto questo in un modo che rispetti le specificità costituzionali degli Stati membri. Il miglior investimento nella sicurezza europea è investire nella sicurezza dell’Ucraina”.

“In secondo luogo, dobbiamo fare di più per finanziare questa protezione”.

“Investire nella sicurezza non significa solo proteggere, ma anche rafforzare la competitività europea, stimolare la crescita, creare posti di lavoro di qualità altamente qualificati e promuovere innovazioni quotidiane che migliorino il modo in cui viviamo, lavoriamo e ci connettiamo.

“I finanziamenti pubblici possono portarci lontano, ma sappiamo che non saranno sufficienti. Ciò rende essenziale la mobilitazione del capitale privato. Per quanto riguarda il mandato della BEI, il Parlamento europeo ha da tempo sottolineato la necessità di massimizzare la sua capacità di mobilitare finanziamenti privati per il settore della sicurezza e della difesa”.

“Il vero incentivo sta nell’affrontare la frammentazione all’interno dei nostri mercati. Regole, standard e sistemi diversi stanno creando barriere e rischiano di trattenerci. Non ha senso che l’Europa abbia 178 diversi sistemi d’arma, quando gli Stati Uniti ne hanno 30”.

“In terzo luogo, dobbiamo coordinarci meglio”.

“La frammentazione ci costa miliardi: tra i 25 e i 75 miliardi di euro si perdono a causa di duplicazioni e inefficienze. La risposta a questa domanda ci sta guardando dritto in faccia. Ora è il momento di andare avanti con un mercato unico per la difesa”.

“Difesa – Commercio – Realtà politica. L’aspettativa su di noi è alta. Dobbiamo essere pronti a rispondere. In modo efficace, robusto, anche drastico. L’Europa deve essere responsabile della propria sicurezza. Nessun altro lo farà per noi”.

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