Vertice dei leader dell’UE a Bruxelles: al centro il rafforzamento della difesa europea

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Si è tenuto ieri a Bruxelles, a Palais d’Egmont, l’incontro riservato dei leader dell’Unione europea sul tema della difesa europea. L’evento, presieduto dal Presidente del Consiglio europeo, António Costa, ha visto la partecipazione della Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Obiettivo della riunione, avviare una discussione comune sulle strategie concrete per rafforzare la difesa europea in un contesto geopolitico sempre più complesso.

Difesa comune e cooperazione europea

Alla base dei lavori del vertice il principio secondo cui l’Unione europea deve assumersi una maggiore responsabilità per la propria sicurezza, promuovendo una collaborazione più stretta tra gli Stati membri. Tra i temi principali discussi dai capi di governo lo sviluppo delle capacità di difesa europee, con un focus su investimenti strategici e sulla base tecnologica e industriale del continente; il finanziamento della difesa comune, tramite l’ottimizzazione del bilancio UE e il coinvolgimento di fondi privati; il rafforzamento delle partnership internazionali, in particolare con la NATO e con i partner europei non membri dell’UE.

La minaccia rappresentata dall’aggressione russa in Ucraina, i crescenti rischi ibridi e cyber, così come l’instabilità in Medio Oriente, hanno rappresentano il quadro di riferimento delle discussioni.

Il programma dell’incontro riservato ha avuto alcuni momenti chiave: il confronto con la Presidente del Parlamento europeo, Metsola; le due sessioni di lavoro per un confronto tra i  27 leader, intervallate dal pranzo di lavoro con il Segretario Generale della NATO, Mark Rutte; la conclusione della giornata con la cena ufficiale insieme al Primo Ministro britannico, Keir Starmer, nel corso della quale si è discusso sul futuro delle relazioni difensive tra UE e Regno Unito.

Al termine dell’incontro si è tenuta la conferenza stampa di Antonio Costa, Ursula von der Leyen e il Primo Ministro polacco Donald Tusk.

Il finanziamento della difesa e la cooperazione transatlantica

I leader europei hanno analizzato le opzioni per finanziare in modo più efficace la difesa comune, anche grazie alla possibile introduzione di nuove modalità per mobilitare risorse private e ottimizzare i fondi comunitari. Inoltre, grande attenzione è stata dedicata al rafforzamento della cooperazione con la NATO, in particolare al sostegno all’Ucraina e alle priorità comuni degli Stati membri, e al ruolo del Regno Unito nella sicurezza europea nel quadro delle relazioni UE-Regno Unito che saranno discusse nel prossimo vertice bilaterale.

Verso un futuro strategico per la difesa europea

Questo incontro rientra nel più ampio piano strategico dell’UE, volto a rispondere alle crescenti minacce globali. I risultati del vertice contribuiranno alla redazione del “Libro bianco sul futuro della difesa europea”, che sarà pubblicato nei prossimi mesi.

Negli ultimi anni, l’impegno europeo nella difesa ha registrato un notevole incremento: nel 2024, gli Stati membri hanno speso circa 326 miliardi di euro, con un aumento del 30% rispetto al 2021. La cooperazione si è intensificata grazie a strumenti come il Fondo europeo per la difesa e il meccanismo della European Peace Facility.

Conclusioni

Oggi si è tenuto il primo incontro dei leader europei dedicato esclusivamente alla difesa. Già nel 2022, al vertice di Versailles, si era deciso di assumere una maggiore responsabilità nella difesa comune. Molti progressi sono stati fatti, ma occorre agire in modo più rapido, forte e congiunto, soprattutto alla luce delle minacce attuali, tra cui la guerra in Ucraina e gli attacchi ibridi.

Sulla capacità di difesa i leader hanno concordato di ridurre le carenze segnalate da ciascuno stato membro grazie al lavoro della Agenzia europea di difesa (European Defence Agency – EDA), in coordinamento con la NATO, con un focus su difesa aerea e missilistica, mobilità militare e rafforzamento dell’industria europea della difesa, che deve essere rafforzata per una maggiore produzione e velocità.

Sui finanziamenti si è visto come la spesa per la difesa nell’UE sia aumentata del 30% tra il 2021e il 2024, con gli Stati membri che appartengono all’alleanza atlantica NATO che investono in media il 2% del PIL. La Commissione ha annunciato che si promuoverà una maggiore flessibilità di bilancio, pur rimanendo nei parametri fissati dalla nuova governance economica dell’UE, per incentivare la spesa nazionale in difesa. I leader hanno concordato sulla necessità di stimolare gli investimenti privati e pubblici anche per il tramite della BEI e all’interno del prossimo ciclo di bilancio dei fondi europei (2028-2034), affinché l’industria della difesa possa contribuire alla creazione di posti di lavoro, sviluppo delle regioni e creazione di lavori di qualità.

In relazione alle partnership strategiche la discussione ha confermato l’importanza del partenariato con la NATO. Nel pranzo di lavoro con il Segretario generale, Rutte, i capi di governo hanno concordato sul fatto che un’Europa della difesa rafforza l’alleanza e che gli Stati Uniti sono un partner e alleato essenziale con il quale è importante mantenere rapporti leali e un dialogo aperto. E’ stato sottolineato, inoltre, il valore della cooperazione con il Regno Unito per la nuova energia positiva che si è percepita nel dialogo avuto con il Primo ministro Starner.

Antonio Costa ha infine ribadito l’impegno dell’Unione europea per l’Ucraina, la cui situazione critica è stata più volte richiamata nel corso della riunione dai vari leader, con 134 miliardi di euro già forniti e la volontà di continuare il supporto. Nel concludere la conferenza stampa, Costa ha affermato “c’è un forte senso di urgenza: non si discute più se costruire la Difesa europea, ma come farlo”. Il Consiglio Europeo continuerà a occuparsene, con nuove decisioni attese nei prossimi incontri.

 

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