Investimenti. Se 984 milioni vi sembran poco

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Hands cupping plant business investment

E’ quanto è stato raccolto, secondo il report Aifi/PWC,  da  Fondi e Casse di previdenza rappresentando “la prima fonte di capitale (19% del totale)”. Dove andranno? “Si prevede – si legge nello studio presentato – che la maggior parte dei capitali affluiti al mercato verranno utilizzati per la realizzazione di operazioni di buy out e di expansion (26% ciascuno). Seguono gli investimenti nel comparto dell’early stage (24%) e delle infrastrutture (20%), mentre il restante 4% è imputabile ad operazioni di turnaround.

Numeri che sanciscono decisamente una forte ripresa: private equity e venture capital a 6.673 milioni di euro, +77% (3.772 milioni nel 2023). L’ammontare investito (private equity, venture capital e infrastrutture): 14.903 milioni di euro, +83% (8.162 milioni nel 2023); numero operazioni (private equity, venture capital e infrastrutture): 732, -2% (750 nel 2023); buy out primo per ammontare: 6.530 milioni di euro; disinvestimenti: 157, +59% (99 nel 2023) per un controvalore al costo pari a 5.727 milioni di euro, +231% (1.730 nel 2023).

L’early stage (seed, start up e later stage), ha mostrato un nuovo segnale di ripartenza dopo la diminuzione del 2023, con un aumento pari al 22% dell’ammontare investito, passato da 762 a 927 milioni di Euro, a fronte di una lieve contrazione del nu
mero di operazioni che si sono attestate a437 rispetto alle 458 dell’anno precedente.

Investimenti
Nel 2024 l’ammontare investito dagli operatori di private equity e venture capital è stato pari a 14.903 milioni di euro, in aumento dell’83% rispetto all’anno precedente, trainati dalla presenza significativa di investimenti di dimensioni elevate, sia nel comparto delle infrastrutture sia in quello dei buy out, che invece erano in numero ridotto nel 2023. Nel corso del 2024, infatti, sono stati realizzati 10 large deal e 6 mega deal3, che insieme hanno rappresentato il 59% dell’ammontare complessivo investito nell’anno (8.833 milioni di euro).

Nel 2023, invece, erano stati realizzati solamente 6 large deal e 4 mega deal, per un peso del 36% dell’ammontare complessivo investito nell’anno (2.927 milioni di euro). Da sottolineare che le operazioni caratterizzate da un ammontare inferiore ai 150 milioni di euro (small e medium deal) hanno attratto 6.070 milioni di euro, rappresentando il valore più alto di sempre.

Il numero di operazioni si è attestato a 732, in lieve calo (-2%) rispetto alle 750 dell’anno precedente, trainato anche quest’anno dall’attività di venture capital. Nel dettaglio, nel 2024 il segmento dell’early stage (seed, start up e later stage) ha mostrato una
contrazione del 5% del numero di operazioni (437 nel 2024, contro 458 nel 2023) e una crescita del 22% dell’ammontare investito, passato da 762 a 927 milioni di euro. I buy out, con 6.530 milioni di euro e 185 operazioni (5.469 milioni e 170 investimenti nel 2023), si sono classificati al primo posto in termini di ammontare, pari al 44% del totale, con un aumento del 19% dell’ammontare e del 9% del numero.

Gli investimenti in infrastrutture sono stati 39 (-11% rispetto alle 44 del 2023), ma hanno
attratto un ammontare pari a 6.162 milioni di euro, contro i 937 milioni dell’anno precedente, grazie alla presenza di alcuni deal di dimensioni rilevanti. Nel segmento dell’expansion sono stati investiti 695 milioni, in calo del 26% rispetto all’anno precedente (941 milioni), distribuiti su 56 operazioni ( 18% rispetto alle 68 del 2023).

Con riferimento all’origine geografica degli operatori, rimane elevato l’interesse dei soggetti
internazionali per il nostro mercato: nel 2024, infatti, il 71% dell’ammontare complessivo è stato investito da operatori esteri (10.645 milioni).

“Nel 2024 si vedono nuovamente le grandi operazioni, che portano l’ammontare totale investito a 15 miliardi, il secondo valore più alto di sempre” dichiara Innocenzo Cipolletta, Presidente AIFI. “Preoccupa, invece, l’ulteriore calo delle operazioni di capitale per lo sviluppo, che nel corso dell’anno sono state solamente 56”.

“Il 2024 è stato caratterizzato dal ritorno degli investimenti di grandi dimensioni sia in ambito infrastrutture che nel segmento buy out” dichiara Francesco Giordano, Partner di PwC Italy e Private Equity Leader. “Oltre al ritorno dei large e mega deals va sottolineata la notevole crescita dei disinvestimenti (sia a valore che in numero) e la crescita della raccolta, che sempre di più viene effettuata a livello domestico, dimostrando che anche i grandi investitori istituzionali italiani hanno compreso le potenzialità dell’asset class private equity”.

A livello settoriale, il 2024 ha visto al primo posto per numero di investimenti il comparto Ict, con il 30% delle operazioni totali, seguito dai beni e servizi industriali, 17%, e dal medicale, 11%.