
Il 19 marzo la Commissione europea ha adottato la strategia dell’UE per i risparmi e gli investimenti con l’obiettivo di migliorare la capacità dei sistemi finanziari europei di canalizzare i risparmi verso investimenti produttivi per migliorare il benessere dei cittadini (la ricchezza) e la competitività economica.
Con la Savings and Investments Union la Commissione punta a supportare gli investimenti negli obiettivi strategici dell’UE, quali la lotta al cambiamento climatico, le rapide trasformazioni tecnologiche e le nuove dinamiche geopolitiche, che, secondo le stime del Rapporto Draghi, richiedono investimenti aggiuntivi di circa 750-800 miliardi di euro all’anno. Gran parte di questi investimenti aggiuntivi riguarda le Pmi e le aziende innovative, che non possono fare affidamento esclusivamente sul finanziamento bancario.
Nel presentare la strategia, la Presidente von der Leyen ha affermato “con la proposta odierna, la Commissione ottiene un duplice vantaggio: le famiglie avranno maggiori (più sicure) opportunità di investimento nei mercati di capitale e di aumentare il proprio benessere” e ha aggiunto “al tempo stesso le imprese avranno accesso semplificato a capitale per innovare, crescere e creare lavori di qualità in Europa”.
Le ha fatto eco la Commissaria incaricata per i sistemi finanziari e l’Unione dei risparmi e investimenti, Maria Luís Albuquerque, “Gli europei sono tra i migliori risparmiatori a livello globale, ma molti dei loro risparmi rimangono fermi nei conti bancari. Allo stesso tempo, l’Europa ha bisogno di trovare risorse per i suoi investimenti. Con la strategia lanciata oggi possiamo creare un circolo virtuoso che beneficerà cittadini e imprese, aiutando gli europei a ottenere migliori ritorni dai loro risparmi faticosamente raccolti, e portando investimenti sostanziosi nell’economia”, e ha concluso “Ci sono barriere che devono essere superate perché tale visione si concretizzi, la presente comunicazione fornisce una sorta di linea guida per questo progetto di vitale importanza”.
Nel dettaglio, la strategia disegnata dall’Unione dei risparmi e degli investimenti richiede sforzi concertati, in particolare su quattro fronti.
In primo luogo, sul fronte dell’attivazione dei risparmi, i cittadini europei investendo i propri risparmi nei mercati dei capitali possono ottenere grandi vantaggi grazie ai rendimenti più elevati, aumentando così la ricchezza delle proprie famiglie e la sicurezza pensionistica.
In secondo luogo, per stimolare gli investimenti e i finanziamenti nei settori critici, con l’introduzione di iniziative per aumentare la disponibilità e l’accesso ai capitali da parte delle imprese, comprese le PMI.
In terzo luogo, per ridurre le inefficienze dei mercati dei capitali derivanti dalla frammentazione regolamentare e dalle barriere poste alle operazioni transfrontaliere che frenano la crescita e impediscono ai cittadini e alle imprese di beneficiare appieno del Mercato Unico.
In quarto luogo, per una supervisione efficiente nel Mercato Unico affinché tutti gli operatori dei mercati finanziari ricevano il medesimo trattamento, indipendentemente dalla loro ubicazione nell’UE. Ciò comporterà un rafforzamento degli strumenti di convergenza e una riallocazione delle competenze di vigilanza tra livello nazionale ed europeo.
Infine, la SIU mira a rafforzare l’integrazione e la competitività del settore bancario dell’UE, anche attraverso l’approfondimento dell’Unione Bancaria. La strategia prevede a tal fine una valutazione generale del sistema bancario nel Mercato Unico e della sua effettiva competitività.
Nella comunicazione sono inoltre elencate una serie di azioni concrete che la Commissione intende adottare nei prossimi anni.
Nel secondo trimestre 2025, le proposte legislative sulla cartolarizzazione nell’ambito della semplificazione della due diligence e trasparenza e sull’adeguamento dei requisiti prudenziali per le banche e le assicurazioni.
Nel terzo trimestre 2025 saranno lanciate alcune misure (legislative o non) per creare un modello europeo di conti o prodotti di risparmio e investimento, accompagnate da una raccomandazione sul trattamento fiscale dei conti di risparmio e investimento. Sempre nel medesimo periodo la Commissione intende proporre una strategia di alfabetizzazione finanziaria per responsabilizzare cittadini e cittadine, sensibilizzarli e aumentare la loro partecipazione consapevole e informata ai mercati dei capitali. Infatti, come evidenziato nella comunicazione della Commissione “Union of Skills” presentata il 5 marzo scorso dalla Commissione, è necessario aumentare i livelli di alfabetizzazione finanziaria tra i potenziali investitori al dettaglio e, al contempo, offrire opportunità di investimento che rispondano alle necessità dei singoli nelle diverse fasi della loro vita, soprattutto in vista della pensione.
Nel quarto trimestre del 2025, è prevista l’uscita di alcune raccomandazioni: una sull’auto-iscrizione nei sistemi pensionistici, una sui sistemi di monitoraggio delle pensioni e una terza sui cruscotti pensionistici (pension dashboards), alle quali si accompagnerà la revisione della direttiva sulle pensioni professionali (IORP) e del regolamento sul prodotto pensionistico personale paneuropeo (PEPP) da parte del Parlamento e del Consiglio. In relazione a questi ultimi, nella consapevolezza dell’importanza cruciale di un settore pensionistico complementare più sviluppato e dell’inefficienza degli attuali strumenti e procedure, la Commissione intende spingere sulla leva dell’iscrizione volontaria alle pensioni integrative da parte dei cittadini aumentandone i benefici e facilitando la diversificazione.
Le altre misure previste per il quarto trimestre di quest’anno sono tese a facilitare gli investimenti azionari parte degli investitori istituzionali: per gli assicuratori, la Commissione specificherà, nell’atto delegato di Solvency II, i criteri di ammissibilità per il trattamento prudenziale favorevole degli investimenti azionari a lungo termine; per le banche, la Commissione fornirà indicazioni sull’uso del trattamento prudenziale favorevole per gli investimenti nell’ambito dei programmi legislativi. Per i fondi pensione, la Commissione chiarirà come tali investimenti possano essere in linea con il principio prudenziale enunciato nella vigente legislazione. Al contempo, saranno affrontati eventuali ulteriori ostacoli indebiti agli investimenti azionari degli investitori istituzionali.
Nel terzo trimestre 2026, la Commissione intende proporre la revisione del regolamento del Fondo europeo di venture capital (EuVECA) e formulare proposte per una vigilanza più unificata dei mercati dei capitali, anche attraverso il trasferimento di alcuni compiti a livello UE.
Nel corso del 2026, infine, sarà presentata la relazione sul sistema bancario nel mercato unico, inclusa la valutazione della sua competitività.
Oltre alle suddette misure, nel secondo trimestre del 2027 la Commissione pubblicherà un rapporto intermedio sull’attuazione della Comunicazione SIU e sui progressi complessivamente registrati.